Sul caso Abu Omar via libera al conflitto Governo-cassazione
Primo ok della Consulta
Primo round per l’Esecutivo nel conflitto di attribuzioni sollevato davanti alla Corte Costituzionale sul caso Abu Omar. La Consulta ha dichiarato ammissibile - in una seconda fase si entrerà nel merito - il ricorso presentato dal governo nei confronti di Cassazione e Corte d’appello di Milano. L’Esecutivo chiede alla Consulta di dichiarare, da una parte, che non spettava alla Cassazione annullare i proscioglimenti degli imputati e, dall’altra parte, che la Corte d’appello di Milano non poteva ammettere la produzione dei verbali degli interrogatori resi dagli indagati durante le indagini preliminari, coperti da segreto di Stato, né omettere di interpellare il presidente del Consiglio sull’apposizione del segreto di Stato. Nel frattempo la Corte d’appello si è pronunciata nel processo bis: il 12 febbraio ha condannato a 10 anni l’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari, a 9 anni il direttore della prima divisione, Marco Mancini, e a sei gli altri agenti Sismi. Sono in dirittura d’arrivo le motivazioni della sentenza ed è scontato che i difensori degli imputati faranno ricorso in Cassazione.
Il caso giudiziario è ormai noto: l’ex imam di Milano fu sequestrato il 17 settembre 2003 da uomini della Cia e trasferito in Egitto, un’operazione giustificata dagli americani come extraordinary rendition, sequestro di un sospetto terrorista fatto al di fuori delle procedure legali: scattò un’inchiesta dei pm Armando Spataro e Ferdinando Enrico Pomarici che chiamò in causa Pollari, Mancini, gli agenti Giuseppe Ciorra, Luciano Di Gregori e Raffaele Di Troia. A questo punto ci sono due procedure giurisdizionali in corso che si possono in- tersecare e interagire tra di loro con modalità diverse a seconda dei tempi rispettivi in cui giungeranno a termine. La Consulta dovrà pronunciarsi sulla questione del segreto di Stato e, se accogliesse anche nel merito l’istanza sollevata da palazzo Chigi, una decisione del genere avrebbe un effetto dirompente sulla condanna di Pollari e degli altri imputati. Uno scenario valido se i giudici costituzionali decidessero prima della Suprema Corte. È possibile però che sia la Cassazione a tagliare per prima il traguardo della sentenza e gli esiti sono tutti da vedere.
Ma da ieri c’è anche una nuova procedura attivata. Lucia- no Seno, funzionario del Sismi condannato definitivamente dalla Cassazione per favoreggiamento aggravato nel caso del sequestro di Abu Omar - l’unico finora a essere stato giudicato anche in terzo grado - ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al centro dell’appello preparato da Enzo Cannizzaro, ordinario di Diritto internazionale alla Sapienza di Roma, e dall’avvocato Luigi Panella, la questione del rapporto fra segreto di Stato e diritto alla difesa. È il primo appello di questo tipo presentato nell’ambito del caso Abu Omar e se la Corte europea ne accertasse la fondatezza potrebbe ordinare la riapertura del procedimento penale e la revisione della condanna.