«Bando fantasma», i pm aprono un’inchiesta
Nel mirino della procura di Milano il concorso del 2006 per l’assunzione di 31 superdirigenti al Pirellone
Il caso del "bando fantasma" per l’assunzione di 31 superdirigenti alla Regione Lombardia arriva nelle aule giudiziarie. La procura di Milano ha aperto un’inchiesta per abuso d’ufficio a carico di alcuni dirigenti regionali per la vicenda denunciata dal Sole-24 Ore il 4 dicembre dello scorso anno. Una storia iniziata nel febbraio 2006, quando il Pirellone indice un concorso per la selezione di 31 dirigenti. Il bando è pubblicato sul Bollettino regionale, ma non sulla Gazzetta ufficiale. I primi 20 in graduatoria sono assunti a tempo indeterminato il 1˚ settembre 2007, gli altri il 13 gennaio 2008, con stipendi fino a 220mila euro. Molti sono organici a Comunione e liberazione, il movimento a cui appartiene l’allora presidente della Regione, Roberto Formigoni. Nel maggio 2006 un ingegnere dell’ufficio tecnico del Comune di Milano, Giuseppe Di Domenico, cita in giudizio la Regione di- nanzi al Tar sollevando il problema dell’illegittimità della gara. La mancata pubblicità del bando non gli ha permesso di presentare la domanda in tempo utile. Il Tribunale amministrativo avvia il procedimento, ma il concorso è prossimo alla conclusione e ai vincitori viene fatta firmare una lettera dove ognuno dichiara di accettare la risoluzione automatica del rapporto in caso di soccombenza della Regione.
Il 17 gennaio 2008 il Tar sentenzia che il concorso è illegittimo e deve considerarsi annullato perché viola l’articolo 51 della Costituzione. La giunta si appella al Consiglio di Stato, il quale, in atte- sa di pronunciarsi, ordina la sospensione della sentenza del Tar, ma impone che il concorso sia bandito nuovamente. Il verdetto di secondo grado arriva il 1˚aprile 2009, con la conferma in via definitiva dell’illegittimità e dell’invalidazione del bando. A nulla vale il nuovo ricorso in Cassazione: per la Suprema Corte l’istanza è irricevibile. I 31 dirigenti, però, restano al loro posto fino al 3 agosto 2009, finché il consiglio regionale non approva la legge di assestamento del bilancio. Al comma 7 dell’articolo 1 si afferma che, d’ora in poi, i bandi per l’accesso agli impieghi della Regione saranno pubblicizzati esclusivamente sul bol-