Caselli: da Grasso accuse e allusioni
Il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli ( foto) ha scritto al Csm per essere «adeguatamente tutelato», dopo le parole del presidente del Senato, Pietro Grasso, di lunedì a Piazzapulita su La7. Caselli si è riconosciuto bersaglio di Grasso, che aveva parlato di inchieste «gogna» di sperare in questo esito finale della vicenda.
Dell’Utri, che ha pernottato a Palermo, è tornato a Milano ieri mattina e ai giornalisti ha detto: «È incredibile ma ho dormito benissimo» e sulla decisione della Corte d’appello palermitana ha detto: «Hanno rigettato la richiesta del mio arresto? Beh, che dire? L’ammalato prende un brodino...». Ma quello che conta ora è l’attesa in vista dell’ennesimo pronunciamento dei giudici.
L’ultimo capitolo in «un romanzo criminale che i giudici hanno voluto scrivere sulla mia vita – dice Dell’Utri – e che evidentemente continua a fare audience non poteva finire qui. E allora aspettiamo le prossime puntate». O meglio il finale, che potrebbe essere la prescrizione. In questo caso Dell’Utri dice: «Se dovesse arrivare la prescrizione farei come Andreotti: direi che è meglio di niente. È una possibilità, staremo a vedere. Spero nella Cassazione. La vita va avanti». Ma c’è intanto l’altro processo, quello sulla trattativa Stato-mafia che Marcello Dell’Utri definisce «un’altra farsa con la quale vogliono ritirarmi dentro alla questione delle stragi. Sopporteremo anche questo».