Il quadro RW perderà i dati inutili
Nuovo tentativo del Governo di semplificare gli adempimenti dichiarativi senza riflesso sull’imponibile In arrivo anche il taglio alle sanzioni per le violazioni agli obblighi di dichiarazione
rimediare a una serie di censure avviate formulate dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia.
Come precisano da Palazzo Chigi il Ddl così come viene proposto oggi al Cdmconsentirebbe al Governo italiano di chiudere 20 procedure di infrazione, 10 casi Eu Pilot (uno stadio di pre-contenzioso con Bruxelles), attuare una decisione della Commissione europea per la quale i termini sono già scaduti, nonché attuare due regolamenti Ue. termediari abilitati e, soprattutto, la proporzionalità delle relative sanzioni. In questo senso il Governo punta a semplificare la vita ai contribuenti eliminando la Sezione I del Quadro RW di Unico e riducendo così gli adempimenti. Per le sanzioni (si veda anche il servizio in pagina), viene prevista un’attenuazione per le violazioni degli obblighi di dichiarazione, fissando la misura dal 5 al 25% dell’ammontare degli importi non dichiarati. Resta la confisca di beni per un valore corrispondente.
Altra modifica di rilievo è quella che, ai fini del contrasto alle frodi comunitarie, punta ad allineare il monitoraggio fiscale all’antiriciclaggio, consentendo all’agenzia delle Entrate di richiedere agli intermediari i dati e le notizie relative a operazioni finanziarie con l’estero, da chiunque poste in essere.
Ritocchi in arrivo anche per la patrimoniale sugli aeromobil. Alla Commissione europea, infatti, non piace la previsione del Salva-Italia secondo cui la tassa sugli aerei va estesa ai mezzi esteri in sosta sul territorio italiano superiore a 48 ore. Per evitare una procedura d’infrazione, il presupposto impositivo passa da 48 ore a sei mesi.
Nel mirino del Governo anche la base imponibile dell’imposta di successione. L’apertura di una nuova procedura di infrazione è arrivata soltanto il 21 febbraio scorso. L’Europa, infatti, ci chiede di escludere i titoli di Stato esteri dalla base imponibile dell’imposta sulle successioni. Una decisione contraria costituirebbe, secondo Bruxelles, una violazione del principio della libera circolazione dei capitali all’interno dell’Unione europea e dello spazio economico europeo.
In materia di lavoro si prova a porre rimedio a una procedura di infrazione che boccia l’Italia sul diritto di informazione anche dei lavoratori a tempo determinato. Con il nuovo Ddl viene cancellata la norma oggi in vigore secondo cui i lavoratori con contratto a tempo determinato sono computabili ai fini della formazione delle rappresentanze sindacali nel caso in cui il contratto abbia durata superiore a nove mesi. In base all’articolo 8 del Ddl, tutti i lavoratori a tempo determinato verranno conteggiati, pro rata temporis, ai fini delle soglie occupazionali.
A rischio infrazione comunitaria anche la disciplina delle società tra avvocati. Per scongiurare l’apertura di una procedura da parte di Bruxelles il Ddl prevede la soppressione della norma che impone la presenza del socio avvocato italiano nella società tra avvocati e la cancellazione del riferimento alla qualità di socio dell’avvocato italiano.