Scambio fra minori oneri e controlli
Un taglio alle sanzioni perl’omessacompilazione del quadro RW e la semplificazione degli adempimenti controbilanciati da un ampliamento dei poteri di indagine dell’amministrazione e da qualche "trappola" per i distratti. Questa la prima indicazione che deriva dalla lettura del disegno di legge europea 2013 che arriva oggi al Cdm.
L’amministrazione potrà chiedere agli intermediari evidenze delle movimentazioni con l’estero anche «per masse» e ai professionisti l’indentità dei titolari effettivi rilevati ai fini antiriciclaggio (con un rischio di perdita della riservatezza per i conti scudati). I contribuenti dovranno indicare nel modulo RW anche le attività detenute all’estero di cui siano titolari effettivi pur non detenendole direttamente. La presunzione di fruttuosità delle attività estere nonrigurderà solo quelle nonindicate nel modulo RW, ma tutte quelle per le quali il contribuente abbia omesso di indicare che non sono suscettibili di produrre onon hanno prodotto redditi. Perché la normativa possa considerarsi conforme ai principi europei, in realtà, si dovrebbe: consentire a chi detenga attività presso intermediari residenti in Stati white list di indicare in RW solo gli estremi del conto o dossier estero; introdurre norme chiare sull’applicazione del cumulogiuridico in caso di adesione del contribuente; estendere la possibilità di "ravvedimento operoso" a tutte le annualità per le quali non sia ancora inziata una verifica; chiarire che le sanzioni non possono essere applicate a chi ha solo una delega di firma; recepire le modifiche in corso al commentario Ocse affinchè sia chiaro che il concetto di titolare effettivo ai fini antiriciclaggio noncoincidecon quello di beneficiario del reddito.
Dalla semplificazione del quadro RWdi Unico, al taglio delle sanzioni sul monitoraggio fiscale. Dai ritocchi della tassa sul lusso per gli aerei alla base imponibile dell’imposta di successione. Maanche novità in arrivo per le società tra avvocati, il servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale, il lavoro a tempo determinato, lo smaltimento dei rifiuti o la valutazione di impatto ambientale. Sono solo alcuni dei principali temi che hanno trovato posto nella nuova " legge europea per il 2013", quella che una volta, prima della legge di riforma n. 234/2012, era chiamata legge comunitaria.
A ben vedere molte delle norme che domani il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, presenterà al consiglio dei ministri, con principi che erano in gran parte già contenuti in precedenti provvedimenti (il quadro RW, ad esempio, era finito come emendamento alla legge di stabilità) o nelle due leggi comunitarie - 2011 e la 2102- i cui disegni di legge non hanno mai visto la luce a causa dello scioglimento anticipato delle Camere. Così nella nuova legge europea per il 2013 sono inserite misure, diverse dalle deleghe, necessarie ad adempiere agli obblighi comunitari. Non solo. Questi interventi sono tutti finalizzati a
Al di là dei principi e degli obiettivi comunitari resta evidente che la via scelta per modificare le sanzioni sul monitoraggio fiscale e semplificare il quadro RW di Unico, più volte annunciati, non è certo quella "dell’alta velocità". L’obiettivo dell’articolo 10 dello schema di Ddl oggi all’esame rispondere alle richieste della Commissione (Caso Eu Pilot 1711/11/Taxu) con cui si contesta all’Italia l’obbligo dell’indicazione nella dichiarazione dei redditi dei trasferimenti da o verso l’estero effettuati senza il ricorso a in-