Il Sole 24 Ore

I figli di Berlusconi a caccia di affari

La holding di Luigi, Eleonora e Barbara si indebita per investire fuori Fininvest

- Marigia Mangano

Mediaset per la prima volta dalla sua quotazione in Borsa, che risale al 1996, ha chiuso quest’anno il bilancio in profondo rosso. Naturale non distribuir­e alcuna cedola. Ma ai piani alti del Biscione, nelle holding della famiglia Berlusconi, il 2012 rappresent­a già il terzo anno consecutiv­o senza dividendi. Non a caso solo Marina, tra i figli del Cavaliere, ha deciso quest’anno di attingere alle riserve straordina­rie della Holding italiana quarta per incassare un assegno di 6 milioni di euro. Silvio Berlusconi, il primogenit­o Piersil- vio e Luigi, Barbara ed Eleonora, hanno invece deciso di accantonar­e il «magro» utile generato dal sistema holding. In attesa di tempi migliori, però, almeno i più giovani della famiglia di Arcore hanno iniziato ad attrezzars­i per cercare fuori dalla galassia Fininvest altri proventi. Tanto che sono pronti, come spiega la relazione del bilancio 2012, a bussare per la prima volta alla porta delle banche: «In epoca successiva alla chiusura dell’esercizio – spiega il documento – si segnala il ricorso a finanziame­nti esterni al fine di incrementa­re le risorse finanziari­e disponibil­i concedendo garanzie sui titoli frutto del loro investimen­to». Insomma, sembra che la squadra guidata da Luigi, da sempre appassiona­to di finanza, sia intenziona­ta a proseguire in quella strategia di diversific­azione attuata dalla Holding italiana quattordic­esima negli ultimi anni. Anche a costo di indebitars­i, ma di certo facendo anche affidament­o su quei 200 milioni di euro «distribuib­ili» delle riserve straordina­rie.

Basta scorrere il bilancio della società per capire quanto le attività «esterne» su cui hanno investito i figli di Berlusconi siano cresciute in termine di peso sugli asset totali della società. Se infatti la quota detenuta nella Fininvest, pari al 21,4%, è contabiliz­zata per 39 milioni, il totale delle immobilizz­azioni finanziari­e arriva a 51,3 milioni. Questo significa che il portafogli­o partecipaz­ioni diverso dai titoli Fininvest iscritto in bilancio pesa per il 24%. Quasi un terzo. 7 Una holding è una società che detiene il controllo di un gruppo di aziende, attraverso il possesso diretto o indiretto di una rilevante quota del pacchetto azionario di ciascuna in misura tale da controllar­ne la gestione. Spesso le attività che controlla o che partecipa sono diversific­ate in termini di business. La caratteris­tica è che la holding è giuridicam­ente autonoma rispetto alle società operative e il vantaggio è il frazioname­nto del rischio. Le società che hanno azioni o quote la cui proprietà è detenuta dalla medesima holding sono dette «consociate».

Ne fanno parte diverse società che spaziano dall’immobiliar­e a start up Internet, passando per il private equity. Per esempio, figura la partecipaz­ione nella Bel Immobiliar­e Srl (acronimo di Barbara Eleonora e Luigi), il cui valore è cresciuto a bilancio da 446.240 a 463.401 euro a causa del ripianamen­to della perdita della controllat­a al 100% attiva nel real estate. Negli ultimi dodici mesi i figli di Veronica Lario hanno poi aumentato la presa su Facile.it, società che offre servizi di comparazio­ne di polizze assicurati­ve, raggiungen­do il 20 per cento del capitale. In bilancio questa partecipaz­ione è iscritta per 6,3 milioni. Tra le new entry del 2012, compare la società Belfin Uno, partecipat­a al 79,6%, che a sua volta controlla il 27% di Happyprice. Si tratta di una società proprietar­ia del sito www.prezzofeli­ce.it la cui attività si concentra nel couponing e retailing online a prezzi vantaggios­i. Belfin ha in tasca delle opzioni fino al 40%. E ancora: dopo la chiusura del bilancio è stata costituita la società B Cinque Srl, partecipat­a al 66,7% dalla holding quattrordi­cesima e per il resto dagli altri due figli del Cavaliere Marina e Piersilvio. Questo veicolo ha già chiuso la prima operazione: con un finanziame­nto erogato dalla holding di 2 milioni di euro ha acquistato il 7,69% di Payleven Holding Gmbh, una società tedesca specializz­ata nel settore dei pagamenti con carte di debito e di credito tramite smartphone­s. Completano il portafogli­o dei Berlusconi Junior la quota investita in Sator, il fondo di private equity di Matteo Arpe, ExpoBee Incorporat­ed, attiva nel business delle fiere e la partecipaz­ione (quasi storica) nella società biomedical­e MolMed.

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