Effetto accantonamenti sull’utile 2012
Il boom di rettifiche sui crediti legato alla crisi economica erode il risultato di Banca Popolare di Sondrio. Il gruppo ha chiuso il 2012 con un utile più che dimezzato sull’anno precedente, a 34,3 milioni di euro (-53% rispetto ai 73,5 milioni di un anno fa), e ha tagliato il dividendo a 0,033 euro per azione dai 0,09 euro dell’anno precedente. Proprio nei giorni scorsi l’istituto aveva lanciato un allarme sui risultati dell’esercizio, mettendo in evidenza i rischi sul dividendo.
Ad aver pesato sui conti è stato come detto l’aumento delle rettifiche sui crediti, pari a 491,9 milioni (in rialzo del 170% circa) di cui 484,2 relativi a crediti verso clientela. Come accaduto anche agli altri competitor, il bilancio – la cui approvazione era stata rinviata dopo che Bankitalia aveva chiesto una politica più rigorosa sulla valutazione dei crediti deteriorati – risente quindi dell’aumento degli accantonamenti.
Sul fronte degli aggregati patrimoniali, i risultati del gruppo sono positivi. Se la raccolta diretta da clientela segna un rialzo del 15,46%, a 26.185 milioni, quella complessiva tocca i 51.173 milioni, in aumento del 4,64%. Sale anche l’erogazione del credito: i prestiti verso clientela sono aumentati del 6,93%, a 25.309 milioni di euro. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Tier 1 si attesta al 7,59%.
Fissata per il 27 aprile, a Bormio, l’assemblea ordinaria.