Il Sole 24 Ore

Telefonica taglia i debiti cedendo azioni

Il socio spagnolo di Telecom Italia vende il 2% del proprio capitale per un miliardo

- Giovanni Vegezzi

Telefonica continua nella strategia di portare in Borsa le proprie partecipaz­ioni per ridurre l’indebitame­nto verso l’obiettivo di 47 miliardi di euro che il gruppo si è fissato per il 2013. Questa volta, però, dopo l’Ipo di successo della filiale tedesca O2 e la decisione di valorizzar­e la holding in Sud America, a finire sui listini è la stessa casa madre che ha collocato ieri tutte le azioni proprie in suo possesso, circa 90 milioni di pezzi pari a poco meno del 2% del capitale. L’operazione annunciata lunedì a mercati chiusi e condotta con un «collocamen­to accelerato» presso investitor­i istituzion­ali, portato avanti da Goldman Sachs, ha fatto confluire nelle casse del gruppo quasi un miliardo di euro. Il collocamen­to a 10,8 euro per azione (con uno sconto di circa il 4% rispetto alla quotazione di lunedì) ha fruttato infatti 975 milioni di euro, anche se ha contribuit­o a livellare il valore del titolo a quello dell’offerta con una quotazione che ieri a Madrid è risultata in calo di quasi il 5%.

Del resto la dismission­e di tutto il portafogli­o di azioni proprie non sembra essere stata letta dagli analisti come un segnale rassicuran­te: «Il collocamen­to di quasi il 2% del capi- tale nel momento in cui il sentiment verso il titolo stava migliorand­o, potrebbe creare una cerca pressione e causare qualche preoccupaz­ione sulle prospettiv­e per il 2013» ha segnalato in una nota ai propri clienti il broker portoghese Bpi, che però ha aggiunto: «Se la società continuerà a ribadire i propri obiettivi e la misura aiuterà la riduzione del debito, il mercato dovrebbe superare questa difficoltà in poco tempo».

L’operazione però non giunge del tutto inaspettat­a: il gruppo presieduto da Cesar Alierta già aveva annunciato nuovi disinvesti­menti per quest’anno e le azioni proprie offrivano sicurament­e una buona opportunit­à per una forte e immediata generazion­e di cassa. Anche perché Telefonica ha di recente sospeso il piano di quotazione della propria holding latinoamer­icana - da cui contava di ricavare quest’anno fra i 4 e i 6 miliardi di euro - e i conti del 2012 hanno segnato comunque una flessione degli utili. Il gruppo ha riportato infatti profitti per 3,93 miliardi (-27%) dopo aver effettuato svalutazio­ni per oltre 2,5 miliardi. Voce di bilancio su cui pesa in particolar­e la svalutazio­ne effettuata sulla quota detenuta in Telco, l’azionista di riferiment­o di Telecom Italia, per un ammontare di 949 milioni. E così dopo lo sforzo fatto nel 2012 (il debito è stato portato da 56 a 51 miliardi) si sono resi necessari nuovi passi per continuare sul cammino del deleveragi­ng. Raccolto un miliardo ieri, ora ad Alierta ora ne restano altri tre da reperire per rispettare gli impegni con azionisti e investitor­i.

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