Heineken ritira il bond: «Scadenza troppo lunga»
Emissione da 500 milioni con durata 8 e 13 anni
Le pressioni su Cipro e le iniziative di salvataggio hanno pesato la seduta delle emissioni corporate in Europa dominata dalle aste dei titoli di Stato italiana e francese. A farne le spese è stato il bond Heineken il terzo produttore di birra al mondo che in mattinata aveva annunciato il lancio di un’obbligazione in due tranche con scadenza 8 anni e 13 anni per 500 milioni di euro. Soltanto quella più breve è andato in porto mentre quella più lunga è stata cancellata.
La conferma è arrivata dalla società: «Abbiamo deciso di andare avanti con la tranche che il mercato ha accolto meglio lanciando soltanto la tranche in cui avevamo certezza di una buona accoglienza sul mercato secondario. E quella a 13 anni non aveva avuto una buona accoglienza», ha detto John Clark alle agenzie di stampa, portavoce della Heineken ad Amsterdam.
Il bond ritirato con scadenza 13 anni era stato offerto con uno spread di 95 punti base sul tasso midswap, un prezzo troppo basso per una scadenza lunga da non rendere particolarmente attraente l’obbligazione, hanno riferito gli analisti. Al contrario la tranche a 8 anni è stata collocata a 65 punti base sul tasso midswap. Heineken era ricorso al mercato obbligazionario già lo scorso luglio con un bond da 750 milioni di euro ancora con scadenza a 13 anni: in quel caso lo spread era stato di 92 punti base, un valore poco differente da quello offerto ieri, ma a causa delle tensioni dell’area euro è diventato insufficiente. L’emittente ha un rating di Baa1 da Moody’s e BBB+ di Standard & Poor’s.
La difficoltà incontrata da Heineken arriva nel giorno in cui lo spread tra i bond investment grade e i titoli governativi si è ristretto a 109 punti base da 111 di qualche giorno fa, il livello più basso degli ultimi tre anni.
A dominare il mercato dei bond europei, l’emissione di France Telecom per 750 milioni di euro, scadenza sei anni e 6 mesi, prezzata ad 80 punti base sul tasso midswap e cedola all’1,875 per cento. Nella seduta che ha visto l’asta di titoli di stato francesi, la società elettrica Rexel con sede a Parigi ha riaperto un’emissione junk da 150 milioni di euro che si aggiunge ai 500 milioni collocati a giungo con un coupon del 5,125 per cento. La belga Elia System Operator ha prezzato 550 milioni di euro con scadenza 15 anni con uno spread di 117 punti base sul tasso midswap e un bond da 200 milioni a 20 anni al 3,5 per cento.