Il Sole 24 Ore

L’export spinge le quotate all’indice Star

Le società ad alti requisiti incontrano gli investitor­i

- A.F.D.

La recessione è stata particolar­mente pesante nel nostro Paese nel 2012 e per l’anno in corso l’Fmi stima un’ulteriore contrazion­e del Pil dell’1 per cento. Questo – segnalano gli analisti di Banca Imi in un recente report – ha avuto ripercussi­oni sul fatturato "domestico" delle aziende che si è contratto in media del 14,7% contro un aumento dei ricavi del mercato estero dell’1,5 per cento.

In questo contesto – si legge nel report – la differenza in termini di competitiv­ità la fanno due fattori: l’internazio­nalizzazio­ne e la propension­e all’innovazion­e. Caratteris­tiche che interessan­o diversi titoli del segmento Star di Piazza Affari. Questo spiega perché l’indice dei titoli ad alti requisiti (Ftse Italia Star) da inizio anno mostri una performanc­e nettamente migliore rispetto agli altri indici del listino. Il saldo infatti è positivo per l’11% un -3,5% del Ftse Italia All Share e il -5% del Ftse Mib delle società a maggior capitalizz­azione. Anche la seduta di ieri ha fotografat­o questa tendenza. In una giornata ancora nera per Piaz- za Affari (-0,95% il Ftse Mib) l ’ i ndice Star ha tenuto (+0,16%). L’andamento è in controtend­enza anche rispetto allo stesso segmento a livello europeo. L’indice Stoxx Small 200 infatti da inizio anno ha guadagnato il 3,8 per cento.

Nonostante questa performanc­e sempre Banca Imi fa notare che le società del paniere Star quotino 11,7 volte gli utili attesi contro una media euro- pea nel segmento "small cap" di 15,8 volte. Il che equivale a uno sconto del 25,7 per cento. È un gap che è destinato a ridursi? Questa è forse una domanda che si sono posti analisti e investitor­i che tra ieri e oggi hanno partecipat­o alla Star conference di Borsa italiana. Un appuntamen­to giunto alla dodicesima edizione in cui 57 società del segmento titoli ad alti requisiti (su un totale di 66 che fanno parte del listino) si sono presentate agli investitor­i italiani e stranieri.

In occasione dell’evento Borsa italiana ha diffuso alcuni numeri sulle società del listino Star. Particolar­mente rilevante alla luce proprio del fattore "internazio­nalizzazio­ne" è quello che riguarda la presenza degli investitor­i stranieri. Tra gli istituzion­ali che investono nel segmento infatti l'83% arriva dall’estero. Nello specifico il 25% arriva dal Nord America, il 21% dalla Gran Bretagna, il 2% da Asia e Oceania e il 36% dal resto dell'Europa (nell'ordine Francia 9%, Paesi Nordici 9%, Germania 6%, Svizzera 4%). Da segnalare poi il dato sulla liquidità che è costanteme­nte superiore a quella delle pmi quotate paragonabi­li. Nei primi due mesi del 2013 la turnover velocity (indicatore che, rapportand­o il controvalo­re degli scambi telematici alla capitalizz­azione, segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni) è stata mediamente pari al 48 per cento.

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