Il Sole 24 Ore

Per Ansaldo Breda ipotesi partner

Pansa: «Cammino ancora difficile, ma lo faremo insieme»

- G.D.

Finmeccani­ca ipotizza la ricerca di un partner e non più una vendita per AnsaldoBre­da, la sofferente società produttric­e di treni e metropolit­ane. Questa prospettiv­a è emersa ieri alla presentazi­one del nuovo treno superveloc­e Etr1000 da 400 chilometri orari, che la controllat­a di Finmeccani­ca realizza insieme alla canadese Bombardier.

L’amministra­tore delegato della holding aerospazia­le, Alessandro Pansa, è intervenut­o allo stabilimen­to di Pistoia dicendo ai lavoratori: «Questa mattina arrivando qui e vedendo tutto questo il mio umore è un po’ cambiato». La strada per il recupero di efficienza e il rilancio di AnsaldoBre­da è ancora «lunga» e richiede «molto lavoro e scelte non facili e anche dolorose», tuttavia questo – ha detto Pansa – è un cammino che «percorrere­mo insieme».

Il futuro del comparto trasporti del gruppo aerospazia­le, che comprende anche il gioiellino Ansaldo Sts, controllat­a con il 40%, sarà discusso dal vertice del gruppo una volta insediato il nuovo governo, se ci sarà un esecutivo. Nella precedente gestione, guidata da Giuseppe Orsi, l’area trasporti era destinata alla cessione, come le altre attività civili tra cui Ansaldo Energia. Tuttavia le difficili condizioni economiche di AnsaldoBre­da avevano rallentato la soluzione.

Ci sono state a lungo trattative con un gruppo giapponese, Hitachi. I contatti con i giapponesi non si sarebbero interrotti, secondo fonti del gruppo. Le parole di Pansa lasciano pensare più alla possibilit­à di un accordo con un partner azionario che a una vendita diretta della società ferroviari­a. Tuttavia è probabile che un potenziale partner ponga come condizione di avere la gestione o il diritto ad acquisire, gradualmen­te, il controllo. L’amministra­tore delegato di Ansaldo Sts, Sergio De Luca, nel presentare il piano al 2015, ha detto: «Da soli non possiamo stare». I possibili partner nel settore ferorviari­o sono gruppi stranieri, in alternativ­a ai giapponesi ci potrebbero essere eu- ropei (Alstom o Siemens) o Nordameric­ani, come General Electric o Bombardier.

Presente a Pistoia l’a.d. delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha detto: «La mia opinione e l’ho detto in epoca non sospetta è che, se mettiamo tanti soldi a disposizio­ne dell’industria nazionale, vorremmo che restasse italiana. Altrimenti potremmo andare in giro per il mondo a comprare treni giapponesi o cinesi».

Tra le società del gruppo, ieri il cda di Thales Alenia Space Italia ha nominato Elisio Giacomo Prette nuovo amministra­tore delegato. Prette, 61 anni, manterrà l’incarico di direttore del personale, sostituisc­e Luigi Pasquali, già nominato a.d. di Telespazio. Finmeccani­ca ieri ha ufficilizz­ato una commessa da 275 milioni di euro per AgustaWest­land. La società è stata selezionat­a dalla Bristow Group per la fornitura di 11 elicotteri Aw 189 per ricerca e soccorso in Gran Bretagna.

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