«La frenata dell’oro è solo una correzione Arriverà a 4mila $»
Etf Securities Non c’è fuga dagli Etf, dice il loro inventore
Esattamente dieci anni fa, nel marzo 2003, Graham Tuckwell lanciò sul mercato il primo Exchange Traded Fund (Etf) sull’oro fisico del mondo in Australia. Quell’intuizione – che ci fosse un forte interesse per l’oro, ma poche possibilità di investimento – ha trasformato non solo la carriera di Tuckwell ma il mercato globale. Oggi prodotti simili sono quotati su 31 Borse mondiali con una raccolta di asset in gestione di 147 miliardi di dollari. Abbiamointervistato Tuckwell, presidente di Etf Securities, per chiedergli le sue previsioni sul mercato degli Etf e dell’oro.
Gli Etf sono stati un successo straordinario. Dall’inizio dell’anno però abbiamo visto un’ondata di riscatti, pari a oltre 140 tonnellate di oro. Una battuta d’arresto o un trend preoccupante?
Decisamente una battuta d’arresto, peraltro passeggera dato che abbiamo già notato un’inversione di tendenza. Per quanto riguarda Etf Securities, dall’inizio del 2013 abbiamo subìto riscatti per 700 milioni di dollari, meno del 4% degli asset che gestiamo, a fronte di 2 miliardi in entrata, quindi il bilancio è positivo. In generale nulla è cambiato nel quadro macroeconomico globale, che purtroppo favorisce gli investi- menti in oro. Dico purtroppo perché la situazione continuerà a essere grave. I governi non hanno la bacchetta magica, le banche centrali non possono continuare a sostenere l’economia ad infinitum, ci sono bombe a orologeria come i cambiamenti demografici e la crisi delle pensioni e la gente si stancherà dell’altalena delle Borse. Non ho dubbi che nei prossimi dieci anni gli Etf continueranno a generare domanda di oro. Noi trattiamo molte altre materie prime, ma l’oro resta al primo posto agli occhi degli investitori.
Eppure anche una crisi straordinaria come quella di Cipro non ha avuto l’impatto che molti si aspettavano: il prezzo dell’oro, dopo uno spunto al rialzo, ha già ripiegato sotto 1.600 dollari l’oncia. Quali sono le sue previsioni?
Dopo la corsa al rialzo che l’oro ha avuto, mi sembra nor- male che ci sia una correzione. Sono però convinto che tornerà a salire: la mia previsione è che raggiungerà 4mila dollari l’oncia, ma non dico in che tempi. Cipro ha rappresentato un esempio fantastico dei rischi di avere il denaro investito in asset cartacei. Anche se non c’è stata una reazione esagerata sull’oro, la lezione verrà capita e meditata dagli investitori per molto tempo. La verità è che Cipro non resterà un caso unico e neanche il peggiore: secondo me è il precursore di crisi ben più gravi. Prevedo che il prossimo round riguarderà un Paese dell’Eurozona più grande e che ci saranno conseguenze peggiori, ma non voglio fare nomi.
Etf Securities ha appena lanciato due nuovi prodotti, in sterline sulla Borsa di Londra e in euro sulla Deutsche Boerse. Ci sono progetti per l’Italia?
Siamo in procinto di offrire presso Borsa Italiana prodotti in euro che danno esposizione all’oro ma riducono il rischio valuta: abbiamo depositato la nostra richiesta e aspettiamo il via libera dalle autorità competenti, che speriamo arrivi entro poche settimane. Il fatto è che in Italia e nel mondo ci sono molti acquirenti potenziali che non hanno ancora avuto la possibilità di accedere a questi fondi. Noi intendiamo puntare soprattutto sui fondi pensione e anche sui piccoli risparmiatori. Un’altra grande zona inesplorata è la Cina: la domanda di oro è fortissima, ma gli investitori oggi non hanno accesso a questi prodotti. Non so come Pechino vorrà gestire la cosa, ma sono sicuro che per società come Etf Securities ci saranno grandi opportunità di offrire prodotti diversi.