Ilva, si riduce l’inquinamento a Taranto
In base alle rilevazioni dell’arpa, negli ultimi mesi 2012 sono scesi i livelli di Pm10 e di benzoapirene nel quartiere Tamburi L’agenzia per l’ambiente: «La tendenza al miglioramento si conferma anche a inizio 2013»
La «cura» sta sortendo i suoi effetti e l’Ilva sta inquinando meno. Le prime misure operative scattate nel siderurgico, che non sono quelle dell’Aia ma attengono invece alla gestione degli impianti, allo stoccaggio delle materie prime nei parchi minerali e all’adozione di particolari precauzioni nelle giornate di vento, hanno portato ad un primo miglioramento della qualità dell’aria nel rione Tamburi che difatto confina con le ciminiere. Lo dice l’ultima relazione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale che ha messo sotto osservazione una serie di inquinanti (il Pm10, le polveri sottili, gli Ipa, gli Idrocarburi policiclici aromatici totali, e il benzene). L’Arpa Puglia è partita dalla stazione di rilevamento dei Tamburi più vicina agli impianti dell’Ilva e ha confrontato i dati con quella di via Archimede, sempre nello stesso rione, e altre due ubicate rispettivamente nella semiperiferia (via Alto Adige) e nella zona suburbana di Taranto (Talsano).
«Le elaborazioni effettuate – scrive l’Arpa – mostrano un significativo decremento della concentrazione in aria di una serie di inquinanti (particolato fine, benzene, idrocarburi policiclici aromatici) a partire dal terzo quadrimestre del 2012 con una tendenza che sembra confermarsi nel primo mese del 2013. Tale decremento non può non mettersi in connessione con le significative variazioni nelle modalità di esercizio degli impianti che a Taranto, sulla base di tutti gli studi e delle evidenze sperimentali disponibili, risultano essere in modo predomi- nante all’origine della concentrazione di tali inquinanti rilevate nel quartiere Tamburi, ovvero quelli ascrivibili all’area a caldo dello stabilimento siderurgico dell’Ilva». Per l’Arpa, quindi, «si può desumere che le variazioni di gestione introdotte a seguito alle attività della Magistratura e anche per l’attivazione del piano per il risanamento dell’aria nell’area di Taranto promulgato dalla Regione Puglia, hanno diminuito in modo sostanziale le emissioni degli inquinanti del siderurgico conducendo a un di- minuito impatto sull’ambiente».
Sulle polveri sottili, l’Arpa osserva che nel 2012 la centralina di via Macchiavelli ha riscontrato 35 superamenti del valore limite giornaliero che è fissato in 50 microgrammi per metro cubo. Però, annota l’Arpa, «sottraendo il carico di polverosità dovuta alla sabbia sahariana secondo le linee guida della Commissione Europea, si ottiene un numero netto di superamenti pari a 32», quindi «inferiore alla soglia di 35 superamenti all’anno previsti dalla norma». In generale, rileva ancora l’Arpa, la media delle concentrazioni di polveri sottili nel quartiere Tamburi è sempre più bassa nell’ultimo quadrimestre dell’anno rispetto ai periodi precedenti ma nel 2012 la diminuizione è stata più evidente. Infatti, in via Macchiavelli la media di concentrazione di Pm 10 nel periodo settembre-dicembre del 2012 è stata di 25.5 mentre nel 2011, sempre nello stesso periodo, è stata di 34.1, nel 2010 di 28.8 e nel 2009 di 32.5.
Giù anche il benzoapirene che, per i suoi effetti cancerogeni, più volte è stato definito dall’Arpa come uno degli inquinanti più pericolosi da contrastare. Analizzando le medie mensili rilevate in via Macchiavelli, quella annuale del benzoapirene scende a 0,78 nanogrammi per metro cubo, «inferiore al valore obiettivo di un nanogrammo». Miglioramenti sono riscontrati anche per gli Ipa totali: nel periodo settembre-dicembre 2012 la media è stata di 15,3; negli stessi quadrimestri del periodo 2009-2011 aveva invece toccato 26,8. Anche la media generale del 2012 risulta più alta rispetto a quella della coda dell’anno: 19,7. Scende ancora, infine, il benzene: la media dell’ultimo quadrimestre 2012 è stata pari a 1,3 contro 1,7 degli stessi periodi riferiti agli anni dal 2009 al 2011.
La mappa dello stabilimento e il posizionamento delle centraline dell’Arpa