Allarme per una colata di ghisa
Il materiale incandescente è finito sul terreno provocando una colonna di fumo
La ghisa finisce sul terreno e provoca una colonna di fumo nero visibile anche dalla città. Piccolo incidente ieri all’Ilva ma nessuna grave conseguenza. È accaduto, ricostruisce l’azienda in una nota, che mentre veniva svuotato un rigolone di ghisa sul campo di colata dell’altoforno 4, «un inconveniente tecnico in corso di accertamento» ha fatto sì che parte della stessa ghisa liquida finisse sul terreno sottostante. Ed è bastato il contatto del materiale incadescente (1.500 gradi di temperatura) con l’acqua del suolo per generare il fumo. Il rigolone è un canale rivestito di materiale refrattario dove la ghisa viene scaricata dopo il colaggio dall’altoforno. Da qui poi affluisce in un contenitore basculante che provvede a riversarla nel carro-siluro destinato all’acciaieria. Scattato l’allarme, sono intervenuti i Vigili del fuoco dello stabilimento siderurgico mentre l’Ilva ha provveduto ad informare sia il comando provinciale dei Vigili del fuoco che l’Arpa Puglia. Tutto è stato gestito in poco tempo e, dice l’Ilva, «le attività sono riprese regolarmente».
A sollevare timori è stata soprattutto la colonna di fumo notata all’esterno. D’altra parte, se è vero che si è trattato di un piccolo incidente, è anche vero che ormai tutto quello che accade all’Ilva finisce col destare preoccupazioni proprio perché si tratta di una fabbrica molto esposta sotto il profilo ambientale. Appena venerdì scorso, infatti, c’è stato un altro caso, anche questo senza ripercussioni: un incendio scoppiato nell’area dove ci sono alcune cisterne del laminatoio a freddo. Le fiamme sarebbero divampate per un corto circuito e i pompieri dello stabilimento le hanno domate in breve tempo. Anche qui nessuna conseguenza per le persone, nè danni ambientali come ha anche accertato l’Arpa.
All’altoforno 4, dove ieri è fuoriuscita la ghisa, i lavori di messa a norma con la costruzione di un nuovo impianto di condensazione dei vapori della loppa, erano già cominciati prima che all’Ilva venisse rilasciata l’Autorizzazione integrata ambientale. E infatti la costruzione dell’impianto è stata ultimata a gennaio scorso ed ora, al contrario degli altri altiforni, non sono in programma interventi ulteriori.