Orciani accelera sull’artigianato
Più borse per il brand di Fano
Riorganizzazione degli spazi, aumento della produzione, espansione: sono tre i concetti chiave della strategia Orciani per questo 2013. L’azienda marchigiana, che ha chiuso il 2012 con un fatturato di 10 milioni di euro e per il 2013 punta a crescere del 15%, ha investito nell’ampliamento dell’area produttiva, grazie alla riorganizzazione verticale del magazzino. La nuova ala dello stabilimento (500 mq) è stata inaugurata a Fano con la mostra "Noi siamo tutta arte", in collaborazione con Galleria Gasparelli di Fano.
«Il motivo che mi ha spinto ad ampliare l’azienda in un periodo critico – dice Claudio Orciani – è il legame con il made in Italy. Il nostro obiettivo è quello di farci conoscere nel mondo attraverso prodotti di altissima qualità, frutto della maestria artigianale delle eccellenze locali». Da Orciani lavorano 60 persone: «Negli ultimi anni abbiamo assunto alcuni giovani apprendisti – continua il titolare – dando vita a una mini scuola».
Il core business dell’azienda è rappresentato dalle cinture, che pesano ancora per il 45% sui ricavi. «La nuova area dello stabilimento sarà destinata però alla lavorazione artigianale delle borse in pelle – dice il proprietario – che vorremmo diventassero l’emblema del nuovo corso dell’impresa: non più solo un marchio di cinture, ma di accessori di lusso made in Italy».
Solo il 35% dei prodotti dell’azienda marchigiana è destinato all’estero, «ma vorremmo ribaltare queste proporzioni – continua Orciani – perché oggi il mercato interno è in una fase di stallo. All’estero siamo comunque forti in Germania, Austria, Svizzera, Russia e Giappone». Tra gli obiettivi, gli Stati Uniti: «Stiamo cercando di approcciarli attraverso una rete di agenti - conferma - perché negli Usa siamo già conosciuti con le nostre cinture, ma vorremmo rafforzare le vendite della collezione di borse». Un capitolo a parte è rappresentato dalla Cina: alla fine del 2011 l’azienda marchigiana ha siglato una partnership con Prince Group, produttore del marchio Lampo Uomo, per la produzione di una collezione di accessori con etichetta "Orciani made in Italy exclusively for Lampo Uomo": «Un’avventura cominciata leggendo un articolo sul Sole 24 Ore – afferma Orciani – ma un progetto che ci ha fatto capire come il mercato cinese sia ancora difficile da affrontare poiché la clientela è per ora interessata più ai prodotti griffati che a quelli made in Italy».
Nel futuro dell’azienda potrebbe esserci l’ingresso di un fondo di private equity: «Non lo escludo a priori – conclude l’imprenditore – purché l’obiettivo sia quello di far crescere Orciani fornendoci un know how che ora non abbiamo. E non quello di fare semplicemente utili».