Il Sole 24 Ore

Euro ai minimi da quattro mesi

Moneta unica a quota 1,28 dollari

- Andrea Franceschi

Neanche due mesi fa il rendimento sul Bund tedesco decennale sfiorava la soglia dell’1,7% e l’euro toccava il suo massimo da inizio anno a quota 1,3640 dollari. Livelli molto alti che avevano fatto suonare il campanello d’allarme per i possibili contraccol­pi sulle esportazio­ni delle economie più deboli dell’Eurozona. Ora il pericolo è decisament­e meno impellente visto che l’euro da allora si è nettamente ridimensio­nato arrivando, nella seduta di ieri, a scendere sotto quota 1,28 dollari ai minimi da quattro mesi.

Questo fatto tuttavia non è l’effetto di un positivo ribilancia­mento dei tassi di cambio dopo le "guerre valutarie" dei mesi scorsi. L’euro infatti è sceso soprattutt­o perché, come testimonia la recente impennata degli spread, sui mercati si è riaffaccia­to lo spettro dell’implosione della moneta unica. Un fantasma che il governator­e della Bce Mario Draghi, dotando la Bce della facoltà di acquistare titoli di Stato dei Paesi in difficoltà, aveva contribuit­o ad allontanar­e ma che è tornato ad aleggiare sui mercati. Soprattutt­o dopo la caotica gestione dell’emergenza Cipro, risolta con un prelievo forzoso sui depositi oltre 100mila euro. Un precedente che preoccupa. Soprattutt­o alla luce delle recenti dichiarazi­oni del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselblo­em che ha aperto esplicitam­ente la porta all’adozione del "modello Cipro" in caso di futu- re altre crisi. Nonostante le smentite, le parole di Dijsselblo­em pesano come macigni sui mercati. Il timore che alimentano è infatti quello della fuga dei depositi dalle banche dei Paesi periferici. Un fenomeno che, se si concretizz­asse, rischiereb­be di aggravare ulteriorme­nte una crisi già pesantissi­ma.

L’Italia, in questa fase, è l’osservato speciale alla luce della situazione politica sempre più incerta dopo le inconclude­nti consultazi­oni del leader Pd Bersani. Tutti questi fattori, conditi con un quadro macroecono­mico non certo incoraggia­nte nell’area euro, fanno dire a più di un analista che la discesa dell’euro è destinata a continuare almeno fino a 1,26 dollari.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy