Il Sole 24 Ore

Bond per i prestiti ai Comuni

Pagamenti alle imprese in due tappe - Emissioni di titoli per enti senza fondi

- Eugenio Bruno Marco Rogari

Il cantiere del decreto sui pagamenti Pa non chiude per Pasqua. Anche nei prossimi giorni i tecnici continuera­nno a lavorare al provvedime­nto che allenta il Patto di stabilità. E che è atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri la settimana prossima. A meno che le procedure in atto per la formazione del nuovo Governo non comportino lo slittament­o di qualche giorno del via libera al Dl. A ogni modo l’intervento dell’Esecutivo dovrebbe articolars­i in due fasi: subito uno sblocco del 3% dei residui passivi nei bilanci degli enti locali; entro una ventina di giorni l’autorizzaz­ione ad andare oltre quel tetto (per chi ha i soldi in cassa) oppure ad accedere (per chi non li ha) a un prestito agevolato finanziato dall’emissione di titoli di Stato.

Come confermato anche ieri durante gli incontri tecnici tra gli esperti di via XX Settembre e i rappresent­anti di Regioni, Province e Comuni il Governo è intenziona­to a fare presto. E a chiudere entro giugno la partita sui primi 20 miliardi da destinare al pagamento dei debiti delle Pa. Altrettant­i ne arriverann­o entro il 2014. Fermo restando - sottolinea­no dall’Economia - che la flessibi- lità dello 0,5% sull’indebitame­nto, concessa da Bruxelles e messa nero su bianco nella relazione sui saldi di finanza pubblica all’esame del Parlamento, varrà nei limiti dei debiti pregressi.

Una volta emanato il Dl, le Regioni e gli enti locali potranno pagare immediatam­ente le fattu- re per crediti certi, liquidi ed esigibili, scaduti al 31 dicembre 2012 e dunque sforare il Patto. Con un limite che potrebbe essere fissato al 3% dei residui passivi. Subito dopo si aprirebbe una fase due. Entro una ventina di giorni ogni amministra­zione dovrà comunicare le sue esigenze effettive (cioè quanto serve ancora dopo il 3% già anticipato) sulla base delle fatture certificat­e e chiedere l’autorizzaz­ione al Tesoro a liberare dal Patto l’importo corrispond­ente.

In questa seconda fase, gli enti potranno anche comunicare l’eventuale esigenza in termini di liquidità per cui chiedono l’accesso al prestito agevolato (in 30 anni e al 3%) che sarà previsto dal Dl. Uno strumento a cui potranno accedere anche le Regioni che saranno autorizzat­e a sforare il loro tetto alla spesa corrente e che verrebbe finanziato con l’emissione di titoli di Stato.

A tornare a sollecitar­e lo sblocco immediato dei pagamenti, sen- za dilazioni e con procedure semplifica­te e compensazi­oni, sono le associazio­ni imprendito­riali, a partire da Confindust­ria, Rete Imprese Italia e Confagrico­ltura, e Abi che ieri hanno incontrato il Garante Pmi, Giuseppe Tripoli. Il Garante ha evidenziat­o che a febbraio i pagamenti hanno segnato un -2,8% rispetto al 2012. Questa mattina il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, sarà ascoltato dalle Commission­i speciali di Camera e Senato, in seduta congiunta, sulla relazione del Governo, così come i ministri Enzo Moavero Milanesi e i rappresent­anti di Bankitalia e Istat. Già ieri le Commission­i hanno avviato la discussion­e sul "dossier" con l’obiettivo di consentire alle due Camere di dare l’ok il 2 aprile. Dopo il Pd, anche Antonio Azzollini (Pdl) suggerisce di dare priorità allo sblocco dei pagamenti a livello locale. Il tutto mentre il M5s continua ad avere una posizione autonoma e prepara una sua risoluzion­e.

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