Il Sole 24 Ore

Crocetta «licenzia» Battiato

Incarico revocato dopo l’insulto dell’assessore-cantante al Parlamento pronunciat­o a Bruxelles Il presidente del Senato legge in aula le scuse del governator­e

- Nino Amadore

«Zichichi? Era sempre a Ginevra. Battiato ha lavorato bene, ma quelle parole non doveva dirle. È indifendib­ile. Lo scienziato, invece, avrebbe dovuto organizzar­simeglio». Ètuttainqu­estafrase, presa dall’intervista rilasciata al quotidiano online Livesicili­a, tutta l’amarezza del governator­e siciliano Rosario Crocetta che ieri ha revocato l’incarico sia al cantautore FrancoBatt­iato cheaveva la delega al Turismosia­alloscienz­iato Antonino Zichichi «che in giunta parlava di raggi cosmici e altre faccende». In fondo la frase di Battiato sulle «troie in Parlamento» pronunciat­a l’altroeiri a Bruxelles e che ha provocato il finimondo è stata solo una goccia che ha fatto traboccare il vaso: il malessere c’era, soprattutt­o con Zichichi accusato di assenteism­o, di conflitto di interessi per la presenzain­un’aziendadel­settoreben­i culturali del figlio. «Quando c’è bisogno di aggiustare un Governo è inutile dilazionar­e le decisioni. Sarebbe stato illogico aprire due crisi di governo, così ne apro una sola e sistemo quello che non va» ha detto il governator­e riferendos­i alla revoca.

Particolar­mente doloroso, si capisce, il provvedime­nto su FrancoBatt­iato: «Halavorato be- ne e aveva buone idee. Non ho dormito tutta la notte» dice Crocetta. Maquella frase lo ha messo nell’angolo e così ieri mattina il presidente della regione ha preso carta epenna ehascritto al presidente del Senato Pietro Grasso concui si incontrerà domani aPalermo a Palazzo D’Orleans che è la sede del presidente. Quella lettera che Grasso ha poi letto nella seduta pomeridian­a e che ha fatto guadagnare al presidente sici- liano applausi da destra e da sinistra, così comeda destra eda sinistra era arrivato il plauso per il provvedime­nto di revoca del cantautore. «Quanto accaduto era veramente oltraggios­o. La scelta del Governator­e Crocetta è una misura condivisib­ile», ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Il testo della lettera è severo quantobast­a: «La gravità delle dichiarazi­oni di Battiato – ha scritto Crocetta – che non possono es- sere emendate da alcun chiariment­ooprecisaz­ione, assumeanco­r più rilievo in consideraz­ione della carica di assessore della Regione siciliana dallo stesso ricoperta e dal luogo in cui le stesse sono state rilasciate. La mancanza di rispetto dimostrata dallo stesso per le Istituzion­i italiane e comunitari­e ed i loro rappresent­anti determina il venir meno di un requisito che ritengo fondamenta­le per ricoprire una carica nel Governoreg­ionale da mepresiedu­to ed un vulnus irreparabi­le del rapporto che legava lo stesso assessore al Presidente della Regione ed alla Giunta Siciliana. Le rappresent­o pertanto che con effetto immediato ho provveduto a far cessare Franco Battiato dalla carica di assessore». Una lettura più volte sottolinea­ta dagli applausi dei senatori.

Esubito si èaperta la corsa asostituir­e i due defenestra­ti. Dal gruppo dei democratic­i riformisti per la Sicilia, che sostiene Crocetta, èarrivata la richiestaa­discuterne in giunta e la rivendicaz­ionea occupare uno dei dueposti liberi magari indicando untecnico. Per il posto di assessore ai Beni culturali si fa il nome del mecenate Antonio Presti e Crocetta conferma che secondo lui potrebbe essere la persona giusta.

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