La Russia alza il tiro sulle Ong straniere
L’ultimo raid è stato negli uffici moscoviti di Human Rights Watch, l’organizzazione di New York per i diritti umani. Ma già l’offensiva di Mosca aveva suscitato martedì la protesta della Germania, che con il ministro degli Esteri Guido Westerwelle minaccia «conseguenze pesanti» per le relazioni bilaterali, seguita dalla Francia che, irritata dal sopralluogo delle forze dell’ordine ad Alliance Française - organismo culturale che promuove la lingua e la cultura francofona nel mondo - ha chiesto spiegazioni all’ambasciata russa a Parigi. Human Rights Watch ha parlato di «ispezione non prevista» delle autorità fiscali e giudiziarie russe, stessa cosa avvenuta a Civic Assistance (centro per i rifugiati) e a Transparency International, istituto che sorveglia la corruzione nel mondo. «Tutto questo - ha detto Rachel Denber, responsabile di Hrw per Europa e Asia centrale - fa parte di un’ondata massiccia e senza precedenti di ispazioni alle Ong (organizzazioni non governative - ndr) in Russia per intensificare la pressione sulla società civile». Sulla scia dell’adozione, lo scorso anno, di una serie di legge restrittive dopo le proteste dell’opposizione, accusata dal Cremlino di essere finanziata dall’estero. In particolare, una legge definisce «agenti stranieri» le organizzazioni politiche legate all’Occidente.