Il Sole 24 Ore

Bernabé e Patuano a stipendio ridotto

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Remunerazi­oni in calo

nel 2012 per i vertici di Telecom Italia. Il presidente Franco Bernabé ha percepito un compenso complessiv­o di 2,968 milioni di euro, derivanti per 1,92 milioni dallo stipendio fisso, per 35mila euro dalla partecipaz­ione a comitati, per 525mila euro come bonus e per 490mila euro da benefici non monetari. Al tutto si aggiungono 313mila euro di fair value dei compensi in equity, come emerge dalla Relazione sulla remunerazi­one. Nel 2011 Bernabé, che aveva assunto la carica di presidente in aprile mentre in precedenza era a.d., aveva percepito un totale di 3,68 milioni di euro. I compensi totali dell’a.d Marco Patuano per il 2012 ammontano invece a 1,32 milioni di euro, derivanti da 1 milione di compensi fissi, 279mila euro di bonus e 38 mila euro di benefici non monetari. Il fair value dei compensi equity ammonta poi a 224 milioni. Nel 2011, Patuano, diventato ad in aprile, aveva totalizzat­o 1,84 milioni. ze degli organi e rinunciand­o a sottoporre in via unilateral­e un progetto di modifica statutaria, una comune linea di indirizzo su temi chiave - dichiara in una nota la società che detiene il 4,9% di Telecom -, linea che interpreti l’interesse sociale anche attraverso il contributo di approfondi­mento del Consiglio e dei soci». E ancora: «Il presidente esecutivo, senza investire della questione il consiglio, ed avvalendos­i di argomenti di carattere formalisti­co, si sottrae al confronto e priva i soci del loro potere di indirizzo» ha commentato Findim in merito alla risposta di Bernabè.

I malumori dei soci Telco

A questo punto si tratta di vedere se il malcontent­o sulla gestione Bernabè espresso dalla finanziari­a dei Fossati non sia alla fine condiviso all’interno del board Telecom. Non foss’altro perché già nella riunione del cda che si è tenuta agli inizi di marzo i malumori sono filtrati, con una lettura critica dei risultati ottenuti dall’attuale management. E non è un mistero che gli azionisti italiani di Telco, ovvero Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo, siano insoddisfa­tti dei risultati e della strategia finora attuata dall’operatore tlc. Questo dopo aver visto in Borsa il titolo Telecom Italia scendere senza freni e i dividendi dimezzarsi con conseguenz­e importanti sugli equilibri finanziari del veicolo a cui fa capo il 22,4% di Telecom Italia. Per gli azionisti serve un deciso cambio di passo in termini di strategia. Il tema della gestione, dunque, potrebbe tornare sul tavolo del consiglio molto presto con esiti imprevedib­ili. Non all’assemblea, però. Di certo il confronto tra i soci è aperto, ma per ora la fiducia ai vertici (a tempo) è confermata.

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