Prelios chiude l’intesa con Feidos
Via alla ricapitalizzazione da 185 milioni
Prelios raggiunge l’accordo con le banche e vara il riassetto. Martedì sera la banca agente Imi ha consegnato il termsheet siglato da tutte le banche del club deal per rimodulare il debito. Ieri, invece, poco prima del Cda, sono stati firmati gli ultimi accordi per la costituzione della Newco, veicolo che consentirà l’ingresso in Prelios della Feidos di Massimo Caputi. Il consiglio di Prelios ha così potuto dare via libera all’operazione straordinaria per il riassetto e il rilancio dell’immobiliare della Bicocca. Portando a compimento un percorso avviato in estate, quando l’offerta di Feidos doveva ancora spuntarla rispetto a quella degli americani di Fortress.
L’operazione riguarda un rafforzamento patrimoniale, grazie a un aumento di capitale da 185 milioni di euro, in parte in opzione al mercato (115 milioni) e in parte riservato proprio alla NewCo (70 milioni): che avrà tra i suoi azionisti (oltre all’investitore industriale Feidos 11 tra i cui i soci c’è oltre a Caputi anche Giuseppe Cornetto e che parteciperà con 20 milioni) anche Pirelli, Intesa Sanpaolo, Unicredit. Alla Newco andranno azioni prive di diritto di voto e non destinate alla quotazione, per lo meno per i primi 3 anni, dopo di che, a raggiungimento degli obiettivi, si trasformeranno in capitale votante.
Della tranche in opzione al mercato, il patto Prelios sottoscriverà invece 25 milioni, mentre i restanti 90 milioni saranno garantiti dai creditori della società nella misura di 85 milioni per conversione di crediti vantati (con garanzia pro-quota dei finanziatori) e di 5 milioni cash (garantiti da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Pirelli). Gli impegni assunti dalle varie parti coinvolte assicureranno a Prelios liquidità per 100 milioni. Accordo anche sulla rimodulazione dei 561 milioni di debiti della società (inclusi gli oneri): al termine dell’operazione, il finanziamento sarà di 250 milioni (50 di debito super senior con scadenza 5 anni e 200 di debito senior con scadenza 6 anni) e fino a un massimo di 269 milioni di convertendo con cash- option per il rimborso in denaro esercitabile da parte della società con scadenza a 7 anni. L’operazione è ora soggetta al perfezionamento di alcune condizioni dopo di che si andrà all’assemblea dell’8 maggio, che approverà l’aumento di capitale, previo raggruppamento di azioni ordinarie nel rapporto 1:10 e riduzione del capitale sociale per le perdite del 2012. L’esercizio approvato ieri ha chiuso con ricavi da servizi in calo a 124,9 milioni e un risultato netto ancora negativo per 241,7 milioni, su cui pesano svalutazioni e costi per oltre 100 milioni. Infine il Cda di ieri ha approvato il piano strategico 2013-16, focalizzato sulle sole attività di servizi. La Pfn è attesa in miglioramento, a fronte delle dismissioni di partecipazioni previste: inferiore a 400 milioni nel 2014 e inferiore a 200 nel 2016, dimezzata rispetto ai valori attuali.
Nell’operazione Prelios è stata assistita dall’advisor finanziario Lazard&Co e dallo Studio Legale Labruna Mazziotti Segni in qualità di advisor legale; Feidos 11 è stata assistita dall’advisor finanziario Leonardo & Co. e dallo Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in qualità di advisor legale.