Il Sole 24 Ore

Mediaset rimbalza sul taglio dei costi

Rialzo a Piazza Affari del 5,2%

- S. Fi.

Tra pubblicità in caduta e taglio dei costi meglio del previsto, il mercato, per Mediaset, sceglie la seconda opzione. E fa volare il titolo della famiglia Berlusconi. In una giornata nera, con lo spread sopra quota 350, Mediaset è stata la migliore blue chip di Piazza Affari (+5,29% a 1,63 euro dopo aver toccato un massimo intraday dell’8%).

A prima vista la fiammata di ieri può sembrare schizofren­ica. Davanti a un profondo rosso di 287 milioni, il primo nella storia dell’azienda peraltro, e alla cancellazi­one del dividendo, era lecito aspettarsi una reazione nervosa. Ma come sempre il mercato guarda alle aspettativ­e più che al passato. A ben vedere, però, nemmeno il futuro appare roseo perché Mediaset è un titolo ciclico che si muove sull’andamento della pubblicità. E il 2013 sarà un altro anno brutto: gennaio è iniziato male (-14%) e ieri gli analisti hanno stimato un calo dell’8% della raccolta per il 2013 (che già è stato il peggiore anno per l’azienda, con una caduta del 16%).

Ma quello stesso mercato ieri ha snobbato questi numeri, preferendo guardare al taglio dei costi. L’anno scorso Mediaset ha risparmiat­o 307 milioni, molto di più dei 250 promessi (che erano già una previsione al rialzo, perchè inizialmen­te erano "solo" 100). E promette di arrivare a 450 milioni tra due anni. Con queste premesse sembra un obiettivo raggiungib­ile e, forse, si può anche fare di più. Di sicuro Mediaset ha dimostrato di saper agire sulla leva dei tagli, più di quanto si potesse aspettare. Nell’industria della tv, però, i costi non si possono tagliare sotto una certa soglia perchè diventa un autogol: si abbassa l’audience (se riduci gli ingaggi delle star che fanno share, quelle stesse star migrano in altre emittenti). In ogni caso, l’aver spesato tutte le svalutazio­ni quest’anno, potrebbe far tornare in utile Mediaset già quest’anno (così almeno pensa Equita Sim che dopo il bilancio 2012 ha cambiato le stime da perdita a un utile di 28 milioni) proprio grazie ai minori ammortamen­ti e ai maggiori risparmi sui costi. E se ci sarà un utile, ci sarà anche un dividendo. Insomma Mediaset avrebbe caricato sul 2012 tutte le perdite possibili. Due i vantaggi: il 2013 partirà da un’ottima base di confronto e il mix meno costi-accantonam­enti potrebbe compensare la pub- blicità per la quale sarà ancora buio pesto. E questa è una buona notizia ed è il motivo del rally. Che però, a dar retta ai report, non sarebbe giustifica­to: per Mediobanca Mediaset non vale più di 1,45 euro; per Equita non più di 1,61. Meno di quanto prezzi ora in Borsa.

Dati in milioni di euro

Rtl

Itv

Pro-S.

Mediaset

Antena

M6

BSkyB

Sky D (

2012 2011

597

329

298 -287

31

649

1.073

-195

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