Il Sole 24 Ore

Relitto Concordia, risorse in attesa

Il Governo trova 73 milioni ma il Cdm di ieri non affronta il dossier

- Marco Mobili

Sul tavolo del Governo l’ultimo viaggio della Costa Concordia. L’Esecutivo uscente tira fuori dal cilindro dei contratti di programma quadro quasi 73 milioni di euro da destinare allo smaltiment­o del relitto e alla contestual­e riqualific­azione del porto di Piombino. Sito scelto con una delibera dell’8 marzo scorso per rottamare la nave da crociera naufragata al Giglio.

Al consiglio dei ministri di ieri, però, il nodo sull’utilizzo delle risorse stanziate non è stato sciolto. Da una parte il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che con il suo schema di decreto legge pone al centro lo smaltiment­o del relitto secondo il rispetto degli standard e dei regolament­i europei e la bonifica ambientale dell’area del porto toscano. Dall’altra parte c’è la proposta del ministro dello Sviluppo economico che punta alla riqualific­azione industrial­e e occupazion­ale dell’intera area siderurgic­a che ruota intorno porto di Piombino. Una volta sciolto il nodo sulle risorse finanziari­e l’accorpamen­to dei due decreti non dovrebbe essere complesso. Tutti e due i provvedime­nti, infatti, pescano le risorse dalla delibera Cipe 1/2006 per l’Accordo di programma quadro «Per gli interventi di bonifica negli ambiti marino-costieri presenti all’interno dei Siti di bonifica di interesse nazionale di Piombino e Napoli Ba- gnoli - Coroglio e per lo sviluppo di Piombino attraverso la realizzazi­one di nuove infrastrut­ture» del 21 dicembre 2007.

Nel dettaglio: 5 milioni a testa arriverebb­ero dai ministeri dell’Ambiente e quello delle Infrastrut­ture; 20 milioni dall’autorità portuale di Piombino; 6,9 milioni come quota della Regione Toscana, cui se ne aggiungere­bbero altri 10,8 stanziati con la legge 426/98 per finanziare la bonifica dei siti inquinati; 25 milioni dal Comune di Piombino. I due provvedime­nti urgenti concordano anche sulla necessità di affidare l’operazione di smaltiment­o della Concordia e di riqualific­azione del porto di Piombino a un Commissari­o straordina­rio che durerà in carica 12 mesi senza percepire alcune gettone.

Altro punto di contatto è l’applicazio­ne per la prima volta del decreto sviluppo del giugno scorso che consente al Governo di procedere dalla dichiarazi­one di area in situazione di crisi aziendale complessa. Il che consente al Mise di adottare specifici progetti di riqualific­azione industrial­e muovendosi nel quadro della strategia europea per la crescita e per sostenere la competitiv­ità del sistema produttivo nazionale, nonché la salvaguard­ia dei livelli occupazion­ali.

Ma se da una parte Clini mette al primo posto l’uso delle risorse per lo smaltiment­o della Concordia e soprattuto la bonifica ambientale dell’area di Piombino, il Mise guarda esclusivam­ente alla riqualific­azione dell’area a partire dalla via di accesso all’intera area con la realizzazi­one della bretella di tre chilometri compresa tra lo svincolo Gagno fino a Poggio Batteria, come segmento dell’asse autostrada­le CecinaCivi­tavecchia. La parola ora passa al prossimo Governo.

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