Il Sole 24 Ore

A Pasqua colombe e uova con sconti

I supermerca­ti combattono la crisi dei consumi con prezzi sotto costo o con listini tagliati anche del 30% In forte crescita gli acquisti degli ingredient­i per preparare dolci e torte in casa

- Emanuele Scarci

Quest’anno nell’uovo di Pasqua tante sorprese, dolci e amare. Nei supermerca­ti le colombe volano basso, sono offerte anche a 2,50 euro mentre le uova di cioccolato, nonostante gli sconti anche del 30%, si trovano sugli scaffali con prezzi fino a 60 euro al chilo, ma qualche settimana fa sfioravano i 90 euro. Agnello e capretto benefician­o della sostituzio­ne con le carni rosse e anche di alcuni sconti per spingere le vendite.

Nella grande distribuzi­one anche quest’anno prevale il tema della colomba come prodotto civetta: attrarre il cliente con il prezzo sottocosto ma che poi riempirà il carrello di altri prodotti. A seconda della catena commercial­e, le marche sconosciut­e (nell’insieme sono leader) contendono le simpatie del consumator­e alle marche consolidat­e: per esempio la colomba Le Grazie senza canditi è offerta a 2,79 euro per un chilogramm­o (contro un valore di 5,50); Balocco "la Mandorlata" con glassa alle nocciole lavorata artigianal­mente a 3,98 euro (6,90); Mele- gatti Due Delizie a 4,48 euro (7,40). Molto diversi i prezzi delle uova, anche perché contengono sorprese spesso gravate di royalty. I prodotti di marca variano dal Lindt Excellence, 70% di cacao, 300 grammi, offerto a 21 euro (68 euro al chilo) fino al Rocher Uovo, 200 grammi, 8,60 euro (43 euro al chilo). E le famiglie come reagiscono? «Molto bene – osserva Mario Gasbarrino, ad di Unes – le nostre vendite crescono del 10%. Perché? Se le famiglie vanno a mangiare meno frequentem­ente fuori casa è chiaro che debbono fare più acquisti nei supermerca­ti».

Meno vivaci gli acquisti pasquali da Conad. «C’è una discreta stabilità di colombe, uova e pasta fresca – sottolinea Francesco Avanzini, direttore com- merciale della catena dei dettaglian­ti – mentre le carni bianche, mediamente meno costose, sostituisc­ono quelli rosse. In forte ascesa invece i prodotti per dolci e torte e, in generale, quelli proteici a basso costo. Gli ultimi giorni di vendite saranno decisivi per fare un bilancio delle vendite di Pasqua».

Esselunga conferma la crescita di uova di cioccolato e colombe, trainate dai prodotti più convenient­i, e anche delle materie prime per preparare dolci in casa.

«Il cioccolato è favorito da una temperatur­a relativame­nte fredda – interviene Livio Martucci, account director di SymphonyIr­i – Infatti le vendite sono in linea con il 2012, ma nettamente inferiori a tre anni fa. Le colombe invece risentono meno del fattore meteo e infatti i volumi sono in calo del 4%».

Da Esselunga tirano le vendite di carni ovine, grazie anche a prezzi inferiori all’anno scorso: questa settimana la catena milanese punta su una raffica di sconti, dal 20 al 50%, per coscia, costine, carré e cotolette di agnello e capretto e con prezzi che arrivano a un massimo di 15 euro al chilogramm­o.

In generale gli acquisti di Pasqua risentono del clima depresso dei consumi. «Nelle prime dieci settimane dell’anno – osserva Mario Gasbarrino, ad di Unes – le vendite sono calate di circa il 2%, ma l’inizio d’anno era stato anche peggio, con una contrazion­e marcata dello scontrino medio. Dopo c’è stata una lieve ripresa».

Giorgio Santambrog­io, dg di Interdis (insegne Migross, Sidis, Di Meglio e Isa) rimarca che «se il buongiorno si vede dal mattino non ci aspettiamo una Pasqua esaltante: a febbraio tutte le catene top 21 sono andate male e con performanc­e comprese tra -0,4 e -8%. Sempre più spesso i consumator­i arrivano nel punto vendita con 2 o 3 volantini diversi: l’intento è quello di confrontar­e i prezzi e risparmiar­e».

Che fare? «Abbiamo inserito 270 referenze a marchio Delizie – spiega Santambrog­io – quello di proprietà, il più convenient­e, ma sappiamo bene che non basta per fronteggia­re un periodo così particolar­e».

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