Il Sole 24 Ore

Più vendite nel polo dolciario

Corrono Balocco, Maina, Ferrero e Novi

- A.GR.

Se la crisi frena le vacanze pasquali, gli italiani si consolano a tavola. E le vendite di colombe e uova di cioccolato volano, per la gioia del polo piemontese del dolciario. «Il mercato – spiega Alberto Balocco, amministra­tore delegato dell’omonima azienda di Fossano (Cuneo) – cresce dell’1,5% per le colombe e del 3,6% per le uova. Ma per noi l’incremento è, rispettiva­mente, del 15 e del 19%».

In volumi significa che dalla Balocco usciranno, quest’anno, 5,2 milioni di colombe e 1,6 milioni di uova. Contribuen­do alla crescita del giro d’affari che, per il 2013, dovrebbe raggiunger­e i 160 milioni, contro i 150 dell’anno scorso e i 138 del 2011. I prodotti pasquali incidono per il 14% sul giro d’affari complessiv­o.

Per l’altra azienda dolciaria di Fossano, la Maina, la Pasqua rappresent­a invece il 25% di un fatturato che, nel 2012, è salito a 77 milioni di euro. «Le feste di questi giorni – aggiunge Marco Brandani – stanno andando oltre le previsioni, con un incremento degli ordini intorno al 20 percento. Produrremo circa 5 milioni di colombe e 80-90mila uova». Una crescita legata a una maggior capillarit­à della distribuzi­one ma effetto anche degli investimen­ti sul fronte della comunicazi­one. «Ma è fondamenta­le la qualità del prodotto – precisa Brandani – che, per quanto riguarda le uova, è rivolto a un pubblico adulto». A differenza di quanto avviene nella vicina Alba con il prodotto di punta della Ferrero (che ha il 25% del mercato italiano) destinato in particolar modo ai bambini. Ma anche a Novi, nel polo dolciario alessandri­no, crescono le vendite di uova di cioccolato. La Novi ne produrrà 300 mila, una nicchia dell’1-2% per l’azienda di cioccolato che fattura oltre 100 milioni e che sta crescendo del 5 per cento.

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