Meno contratti a progetto
I risultati del monitoraggio dell’isfol da luglio a novembre
Si riduce l’utilizzo dei contratti a progetto (circa due punti percentuali da giugno 2012 a novembre 2012). L’apprendistato recupera posizioni; e crescono, lievemente, anche i contratti a tempo determinato (di brevissima durata, fino a un mese) e quelli a tempo indeterminato.
L’Isfol ha pubblicato ieri i primi dati sul monitoraggio della riforma Fornero – il cui avvio è stato annunciato nei giorni scorsi (si veda «Sole24Ore» del 14 mar- zo) – focalizzando, in particolare, l’attenzione sugli "avviamenti" effettuati tra luglio (data di entrata in vigore della legge 92) e novembre 2012. Ebbene in cinque mesi il contratto d’apprendistato segna una piccola crescita (dal 2,4% al 2,8% del totale degli avviamenti previsti), i contratti a tempo determinato passano dal 63,1% al 65,8%. E i contratti a tempo indeterminato aumentano dell0 0,8% (gli avviamenti passano infatti dal 18,2% di luglio al 19% di novembre).
Il giro di vite che le nuove norme hanno introdotto per contrastare la "cattiva flessibilità" sembra colpire essenzialmente il lavoro intermittente: nel periodo considerato il ricorso ai contratti di lavoro "a chiamata" scende dal 6,7% di luglio al 4,5% di no- vembre. A livello mensile, sempre a novembre, il contratto di lavoro intermittente mostra il calo più forte dall’entrata in vigore della riforma Fornero: meno 45,1%. Anche le attivazioni con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (compresi i co.co.pro.) diminuiscono a novembre, su base tendenziale destagionalizzata, di oltre il 37% rispetto al mese precedente, confermando il trend a ribasso avviato nel mese di luglio (probabilmente perchè la legge 92 ha fissato paletti più stringenti su mansioni e progetto).
Complessivamente, ha evidenziato ancora l’Isfol, da giugno a novembre si registrano oltre 100mila attivazioni in meno; e da maggio a novembre si assiste anche a un calo delle cessazioni di più di 30mila unità.
Certo, la riforma Fornero sta modificando le scelte dei datori di lavoro (su quali contratti utilizzare). Ma anche la congiuntura economica fortemente negativa sta assestando all’occupazione un duro colpo: tra settembre e dicembre si è assistito infatti alla flessione di occupati più elevata dal 2009. E il livello dell’occupazione ha raggiunto il punto più basso dall’inizio della crisi economica (settembre 2008).