Piano A2A Sindacati in campo
I sindacati di A2A si preparano a convocare nei prossimi giorni un coordinamento unitario per serrare le fila in vista del confronto sul piano esuberi, presentato dall’azienda nelle scorse settimane. L’ex municipalizzata controllata pariteticamente dai Comuni di Brescia e di Milano ha chiesto la Cassa integrazione nei prossimi due anni per i lavoratori degli impianti a turbogas di Cassano, Sermide, Turbigo e Chivasso. Inoltre ha quantificato circa 120-140 esuberi nelle funzioni di staff dall’integrazione con Edipower e altri 200 nelle reti elettriche. Inoltre è ipotizzata anche la chiusura della sede di Mestre: per i 15 dipendenti si pensa alla Cigs (uno o due anni) più la mobilità.
Il sindacato ha chiesto maggiori dettagli. La cassa per i lavoratori delle centrali è giudicata sostanzialmente percorribile (a causa della crisi, gli impianti stanno marciando in molti casi al 50% delle potenzialità), a patto però che si tratti di una misura temporanea e che vi sia una garanzia minima che gli impianti, terminata la Cassa, riprendano l’atività normale. Sull’armonizzazione con Edipower le sigle sindacali chiedono che vengano utilizzati esclusivamente strumenti socialmente non impattanti, come l’accompagnamento alla pensione per i lavoratori che matureranno i requisiti da qui al 2014. Su questi temi (compresa la partita delle reti) il sindacato chiede però tempo: prima di avviare il confronto vero e proprio, sono necessarie una discussione nell’attivo nazionale e un referendum tra i lavoratori.