Solo mille euro in uscita dal Paese
Il governo abbassa ulteriormente il limite di contanti trasportabili all’estero
Limiti più stringenti su alcuni movimenti di capitale - la somma esportata all’estero non dovrà superare i mille euro a persona al giorno - e la motivazione ufficiale che giustifica le misure adottate, del tutto eccezionali nell’area euro: sono questi i principali elementi di novità che riserva la lettura del decreto firmato ieri dal ministro delle Finanze cipriota, Michalis Sarris.
Nell’introduzione al decreto, che impone «misure restrittive temporanee sulle transazioni», lo si motiva con il «rischio significativo di una fuga di capitali», con effetti a catena sugli istituti di credito e sulla stabilità dell’intero sistema finanziario, e dunque con la «salvaguardia di ordine pubblico e pubblica sicurezza». Non a caso, probabilmente, sono gli stessi termini citati all’articolo 65 del Trattato s ul f unzionamento dell’Unione europea, dove si specifica che una possibile deroga al divieto di restrizioni sui movimenti di capitale e pagamenti tra stati membri sono appunto motivi di «interesse pubblico o pubblica sicu- rezza». Una clausola che, di fatto, concede ai governi margine di manovra per aggirare il divieto, sebbene le restrizioni di Cipro siano una prima assoluta per Eurolandia.
Quanto alla durata delle misure, il testo ministeriale parla di un periodo di sette giorni, ma già ieri il ministro degli Esteri, Ioannis Kasoulides, ha ipotizzato un allentamento graduale e di un cuscinetto temporale di «circa un mese».
Le restrizioni elencate nel decreto si possono dividere in operazioni con un tetto massimo, operazioni in deroga (consentite solo previa giustificazione o autorizzazione) e divieti assoluti.
Operazioni con un tetto
In questo ambito rientrano prima di tutto i prelievi di contanti, tramite bancomat o sportello, che non dovranno superare i 300 euro al giorno a persona per banca. Nel caso in cui si effettui un prelievo inferiore al tetto, sarà possibile ritirare la parte restante in un secondo momento: se per esempio oggi si prelevassero 200 euro, domani sarebbe possibile ritirarne 400.
Gli altri tetti massimi hanno a che fare col timore di trasferimento di denaro all’estero: non si potranno perciò portare oltre confine più di mille euro a persona per viaggio (in una prima bozza del provvedimento il limite era 3mila euro); saranno vietati i pagamenti all’estero con carta di credito o di debito superiori ai 5mi- la euro al mese; infine, anche gli studenti all’estero non potranno beneficiare di somme superiori ai 10mila euro a trimestre, 5mila per le spese di soggiorno e altrettanti per le tasse, purché a versarle siano parenti di primo grado.
Operazioni in deroga
Il tetto ai trasferimenti di capitale all’estero non vale per il pagamento dei salari e per le normali transazioni commerciali fino a 5mila euro al giorno, se per esempio le somme inviate sono il corrispettivo di beni o servizi importati. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario presentare i documenti che provino la transazione. Per somme comprese tra 5mila e 200mila euro servirà l’approvazione di un comitato istituito dal ministro delle Finanze (che dovrà pronunciarsi entro 24 ore); oltre i 200mila euro occorrerà anche valutare la l i quidità dell’istituto creditizio.
Divieti
È vietata la riscossione di assegni, come pure il ritiro di denaro da depositi a termine o conti vincolati prima della loro scadenza, a meno che questo non serva a pagare un prestito contratto con lo stesso istituto. Alla prima scadenza, una parte del deposito (compresa tra i 5mila euro e il 10% del totale) potrà essere trasferita, a scelta del cliente, su un deposito a vista o su un conto corrente oppure versata su un nuovo conto vincolato nella stessa banca.
Eccezioni
Sono infine esclusi da queste misure restrittive lo Stato e la Banca centrale, nonché gli assegni e le carte di credito collegati a conti correnti aperti presso banche straniere.