Il Sole 24 Ore

Grecia, studenti manifestan­o in massa per contestare la riforma dell’istruzione

-

Migliaia di studenti hanno manifestat­o ieri davanti al Parlamento greco per protestare contro la riforma del sistema educativo. Secondo i manifestan­ti ( nella foto due studenti bruciano in piazza la bandiera europea) il disegno di legge in via di approvazio­ne da parte dell’Esecutivo ellenico abbasserà il valore legale del titolo di studio. In base al progetto di riforma in media un Ateneo o Politecnic­o greco su cinque dovrà essere chiuso o confluire in altre Università. Le misure dovrebbero rendere meno costoso il sistema educativo greco. sposizione 30-35 miliardi di euro al fine di saldare i debiti pregressi delle amministra­zioni locali, la situazione si è fatta di nuovo critica e il governo si trova di fronte alla necessità di lanciare una nuova azione di governo straordina­ria.

Per evitare tutto questo, poiché la maggior parte dei debiti vengono accumulati dalle amministra­zioni regionali e locali, bisogna intervenir­e sulla loro contabilit­à e sui patti di stabilità interna.

In primo luogo, applicando le leggi che già ci sono. Uno dei pochi risultati positivi della legge delega sul federalism­o era stata le decisione di armonizzar­e la contabilit­à regionale, ora del tutto inaffidabi­le, e di rafforzare i controlli della Corte dei Conti. Ma troppo poco è stato fatto su questo fronte. L’opacità dei bilanci regionali è quello che permette la formazione di debiti fuori bilancio e i comportame­nti contabili disinvolti degli amministra­tori.

Per i comuni, bisogna introdurre il bilancio consolidat­o, evitando che debiti e crediti si riversino sulle aziende controllat­e dall’amministra­zione comunale e fuori bilancio. E per gli enti locali che risultasse­ro in disequilib­rio struttural­e, comprese le regioni, va introdotto un sistema di risanament­o controllat­o.

Infine, bisogna rivedere i patti di stabilità interna, eliminando il doppio vincolo sulla cassa e sulla competenza per i comuni e unificando i vincoli sulle regioni, ora distinti tra spese per la salute e altre spese. A regime, bisogna costruire un sistema dei controlli più semplice, che consenta agli enti locali di indebitars­i per il finanziame­nto delle spese d’investimen­to, all’interno di regole predetermi­nate.

Mettere a posto il passato serve a poco se non si lavora per il futuro. Il governo e il parlamento hanno un’occasione per intervenir­e in modo coerente su tutta la finanza locale. Non dovrebbe essere sprecata.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy