Prodi: senatori comprati? C’erano voci
Il Professore sentito nell’indagine che coinvolge Berlusconi, Lavitola e De Gregorio L’ex premier: se ci fosse stato qualcosa di più non avrei esitato a denunciare
Non ha portato prove, in Procura, l’ex premier Romano Prodi, ma solo sensazioni. Che se ci fosse stato qualcosa più delle sensazioni, ha detto, «non avrei esitato a denunciarle a suo tempo». Sentito nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di parlamentari, il Prof spiega che, all’epoca dei fatti, tutto si riduceva a «voci continue e insistenti sui tentativi di "traghettare" alcuni senatori eletti nell’allora maggioranza verso l’opposizione attraverso operazioni non trasparenti e sottobanco». E sul caso dei tre milioni a De Gregorio, il Prof si è detto "scandalizzato". Puntualizzando, subito dopo: «Non mi sono venuti in mente fatti specifici ulteriori... Per noi del Governo, il voto di De Gregorio era un punto interrogativo».
Agli atti dell’inchiesta, in cui sono indagati per corruzione oltre allo stesso De Gregorio, Silvio Berlusconi e Valter Lavitola, ci sono anche i verbali di Anna Finocchiaro che ha riferito di due tentativi di avvicinamento: a Randazzo («Berlusconi gli propose di passare nel suo schieramento facendogli in cambio delle promesse, non ricordo se politiche o economiche») e a Rossi, agganciato a suo dire dal senatore Tommasini («che gli fece una proposta per conto di Berlusconi... tipo ’addetto stampa di un grosso Ente»). Entrambi rifiutarono. Agli atti c’è anche la vicenda della cassetta fantasma su cui il senatore Caforio (Idv) avrebbe registrato l’offerta di De Gregorio di corromperlo con 5 milioni di euro per fargli votare no alla fiducia. Antonio Di Pietro, è stato sentito dai pm napoletani e ha spiegato: «Dopo la consegna della cassetta, non abbiamo avuto più modo di parlare della cosa e me ne stupisco io stesso, sia di essermene dimenticato sia di non essere più stato indotto a pensarci».
Agli atti del procedimento, in vista della richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm, sono stati depositati anche i verbali inediti dell’ex presidente della commissione Difesa De Gregorio, ai domiciliari da alcuni giorni. Che ha raccontato delle confidenze ricevute da Cossiga a proposito dei problemi che Berlusconi avrebbe avuto con esponenti dei Servizi segreti militari italiani, che lo avrebbero spiato. De Gregorio ha aggiunto anche il particolare di aver tentato di liberare, con la mediazione dell’Iran, i due soldati israeliani rapiti da Hezbollah ma di non essere riuscito nell’intento per il sabotaggio di Prodi non certo convinto di offrire tale vetrina a De Gregorio e all’ex direttore Sismi Niccolò Pollari.