Il Sole 24 Ore

La Toscana punta sui servizi online

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La Toscana si costruisce il proprio sistema online di prenotazio­ni turistiche, con la speranza di attrarre una fetta rilevante della domanda mondiale e di porre un freno allo strapotere delle grandi Ota (online travel agency) come Booking.com e Expedia, che oggi si mangiano ricavi e margini delle imprese turistiche. Il "booking pubblico" messo a punto dalla Regione Toscana (sul sito www.turismo.intoscana. it), che sarà operativo entro l’anno, non prevede costi per gli operatori, che però dovranno dotarsi di un sistema di ecommerce (verso il quale migreranno direttamen­te le prenotazio­ni fatte sul sito regionale). E qui sta l’altra grande sfida dell’operazione: innalzare il grado di dotazioni tecnologic­he del settore. Oggi, secondo un censimento fatto dal Centro studi turistici (Cst) di Firenze, il 72% delle 13.701 strutture ricettive toscane ha un sito internet, ma solo il 17 per cento di queste (1.679 in tutto) è dotata di un vero sistema di prenotazio­ne online. Di contro, però, ben 3.080 strutture ricettive regionali sono presenti su Booking.com, il principale portale di prenotazio­ni turistiche. Le carte che la Toscana può giocare per attrarre prenotazio­ni sulla propria piattaform­a (che nella versione attuale da rivedere ha avuto più di 208mila visitatori nel 2012, 33mila nei primi tre mesi di quest’anno con 203mila strutture turistiche ricettive visualizza­te) sono le ricerche tematiche e per macroaree, i contenuti editoriali e le destinazio­ni percepite. «Il booking pubblico è una grande sfida», ha spiegato Francesco Tapinassi di Fondazione Sistema Toscana, che gestisce il sito del turismo regionale presto tradotto anche in cinese, russo, tedesco e portoghese. «Stiamo raccoglien­do le best practice per evitare altri tragici errori - afferma Edoardo Colombo, coordinato­re del sito Italia.it - e la Toscana rappresent­a certamente una di queste». (S.Pi.)

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