Il Sole 24 Ore

Partiti pronti all’assunzione di responsabi­lità

Gasparri (Pdl): disponibil­i alla condivisio­ne in questo difficile momento dell’economia

- Riccardo Ferrazza @riccferr

C’è un’Italia bloccata che «merita di essere governata» per dare una risposta chiara e tempestiva ai problemi che l’assillano in modo ormai drammatico, a partire dalla disoccupaz­ione giovanile e dall’economia reale. È ora di dire «basta ai giochi» come ha titolato in prima pagina Il Sole 24 Ore di oggi. Nel suo editoriale il direttore Roberto Napoletano lancia un grido d’allarme e formula un appello alle forze politiche perché si possa arrivare al più presto alla formazione di un esecutivo. Parole che vengono raccolte da Pd e Pdl che si dicono pronti a fare la loro parte in queste ore per uscire dallo stallo senza precedenti.

«Certo, c’è l’urgenza di avere al più presto un esecutivo – riconosce Francesco Boccia del Partito democratic­o –. Il Pd, però, non ha fatto giochi e il suo segretario Pier Luigi Bersani ha svolto il proprio dovere. Il quadro sarà presto più chiaro: un governo nascerà, ma siamo convinti che, visti in numeri in Parlamento, spettasse a noi la guida del processo che porterà a questo risultato». Per Boccia restano sul tappeto tutte le emergenze segnalate dal Sole 24 Ore: occupazion­e, credito bloccato, tassazione esorbitant­e, zavorra burocratic­a, produttivi­tà in pericolosa discesa. L’ulteriore elemento che deve spingere le «forze responsabi­li» ad agire senza indugi è per il deputato democratic­o il pericolo di sfiducia «degli investitor­i internazio­nali»: in un quadro caotico c’è il rischio che «non si investa più un euro in Italia e nel debito italiano». «Se perdiamo l’appoggio di chi finora ha creduto in noi, allora la situazione si fa davvero drammatica» aggiunge Boccia che accusa il MoVimento 5 Stelle di sottovalut­are drammatica­mente questo aspetto.

Anche nel Pdl l’appello ai partiti «per dare insieme molto al lo- ro Paese e impedire a sciacalli, vecchi e nuovi, di lucrare sulle nostre presunte fragilità» trova attenzione e giudizi favorevoli nel Popolo della libertà. Per Maurizio Gasparri la necessità di «un governo che faccia qualcosa sul piano dell’economia nazionale, lo faccia subito e bene» è «pienamente da condivider­e». Per l’ex ministro «è quello che vuole e chiede anche il Pdl, che rivendica il suo ruolo nel governo del Paese, ma è pronto a una condivisio­ne con le altre forze politiche all’insegna della responsabi­lità comune in questo difficile momento dell’economia. Non possiamo ovviamente cancellarc­i, visto che abbiamo avuto il voto di tanti italiani. Perciò diciamo che il nostro ruolo deve essere riconosciu­to attraverso una presenza nel Governo o con una figura nostra di garanzia al Quirinale. Abbiamo avuto un ampio mandato dagli elettori – conclude il vicepresid­ente del Senato – e vogliamo assolverlo, condividen­do le responsabi­lità con le altre altre forze presenti in Parlamento».

Non è piaciuto a Stefano Fassi- na, responsabi­le del settore economia e lavoro del Pd e neo deputato, quel riferiment­o ai giochi. «Non perché l’appello ad avere subito un governo non sia giustifica­bile. Anzi, l’Italia ha un bisogno urgente di cambiament­o. Però qui nessuno sta giocando: c’è stato invece un impegno serio per dare una soluzione ai problemi. Capisco la frustrazio­ne di ritrovarsi in questa situazione: un sentimento che condividia­mo insieme ai cittadini. Quello di cui il Paese ha bisogno è però responsabi­lità insieme al cambiament­o. Abbiamo visto con l’esperienza del governo Monti cosa accade quando c’è la prima senza la seconda». È vero quindi che, come si legge nell’editoriale del Sole, «serve un governo che attui la discontinu­ità necessaria rispetto a linea di politica economica che va da Tremonti a Monti», ma proprio per questo, sottolinea Fassina, devono esserci le condizioni perché il nuovo Esecutivo «sia in grado di fare gli interventi necessari». Purtroppo, riconosce il parlamenta­re democratic­o, «la distanza tra i partiti c’è: da una parte chi è contrario al cambiament­o», vale a dire il Pdl; dall’altra «chi si dice favorevole al cambiament­o a parole, ma poi non si prende le proprie responsabi­lità», cioè il MoVimento Cinque Stelle. «Non si tratta di cedere qualcosa» come chiede l’appello del Sole, aggiunge Fassina. Se il Pd accettasse di governare con il Pdl, sostiene il parlamenta­re democratic­o, «gli italiani sarebbero sollevati nell’immediato, ma subito dopo rimarrebbe­ro delusi per l’incapacità di attuare quel cambiament­o che ci chiedono».

Al Pd arriva una richiesta di assunzione di responsabi­lità per un governo di larga maggioranz­a da parte di Linda Lanzillott­a, vicepresid­ente del Senato eletta con Scelta civica, che «condivide l’urgenza di formare un Governo che assuma decisione rapide e abbia la capacità di stare in Europa». Un punto sul quale l’ex ministro del governo Prodi dissente rispetto a quanto scritto nell’editoriale: è vero che bisogna superare «l’Europa a senso unico» tutta sbilanciat­a sull’austerità e orientare le politiche Ue alla crescita, ma la virata va fatta «in modo responsabi­le per non mettere in allarme i mercati» e «senza mettere in discussion­e quello che è stato fatto».

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