Partiti pronti all’assunzione di responsabilità
Gasparri (Pdl): disponibili alla condivisione in questo difficile momento dell’economia
C’è un’Italia bloccata che «merita di essere governata» per dare una risposta chiara e tempestiva ai problemi che l’assillano in modo ormai drammatico, a partire dalla disoccupazione giovanile e dall’economia reale. È ora di dire «basta ai giochi» come ha titolato in prima pagina Il Sole 24 Ore di oggi. Nel suo editoriale il direttore Roberto Napoletano lancia un grido d’allarme e formula un appello alle forze politiche perché si possa arrivare al più presto alla formazione di un esecutivo. Parole che vengono raccolte da Pd e Pdl che si dicono pronti a fare la loro parte in queste ore per uscire dallo stallo senza precedenti.
«Certo, c’è l’urgenza di avere al più presto un esecutivo – riconosce Francesco Boccia del Partito democratico –. Il Pd, però, non ha fatto giochi e il suo segretario Pier Luigi Bersani ha svolto il proprio dovere. Il quadro sarà presto più chiaro: un governo nascerà, ma siamo convinti che, visti in numeri in Parlamento, spettasse a noi la guida del processo che porterà a questo risultato». Per Boccia restano sul tappeto tutte le emergenze segnalate dal Sole 24 Ore: occupazione, credito bloccato, tassazione esorbitante, zavorra burocratica, produttività in pericolosa discesa. L’ulteriore elemento che deve spingere le «forze responsabili» ad agire senza indugi è per il deputato democratico il pericolo di sfiducia «degli investitori internazionali»: in un quadro caotico c’è il rischio che «non si investa più un euro in Italia e nel debito italiano». «Se perdiamo l’appoggio di chi finora ha creduto in noi, allora la situazione si fa davvero drammatica» aggiunge Boccia che accusa il MoVimento 5 Stelle di sottovalutare drammaticamente questo aspetto.
Anche nel Pdl l’appello ai partiti «per dare insieme molto al lo- ro Paese e impedire a sciacalli, vecchi e nuovi, di lucrare sulle nostre presunte fragilità» trova attenzione e giudizi favorevoli nel Popolo della libertà. Per Maurizio Gasparri la necessità di «un governo che faccia qualcosa sul piano dell’economia nazionale, lo faccia subito e bene» è «pienamente da condividere». Per l’ex ministro «è quello che vuole e chiede anche il Pdl, che rivendica il suo ruolo nel governo del Paese, ma è pronto a una condivisione con le altre forze politiche all’insegna della responsabilità comune in questo difficile momento dell’economia. Non possiamo ovviamente cancellarci, visto che abbiamo avuto il voto di tanti italiani. Perciò diciamo che il nostro ruolo deve essere riconosciuto attraverso una presenza nel Governo o con una figura nostra di garanzia al Quirinale. Abbiamo avuto un ampio mandato dagli elettori – conclude il vicepresidente del Senato – e vogliamo assolverlo, condividendo le responsabilità con le altre altre forze presenti in Parlamento».
Non è piaciuto a Stefano Fassi- na, responsabile del settore economia e lavoro del Pd e neo deputato, quel riferimento ai giochi. «Non perché l’appello ad avere subito un governo non sia giustificabile. Anzi, l’Italia ha un bisogno urgente di cambiamento. Però qui nessuno sta giocando: c’è stato invece un impegno serio per dare una soluzione ai problemi. Capisco la frustrazione di ritrovarsi in questa situazione: un sentimento che condividiamo insieme ai cittadini. Quello di cui il Paese ha bisogno è però responsabilità insieme al cambiamento. Abbiamo visto con l’esperienza del governo Monti cosa accade quando c’è la prima senza la seconda». È vero quindi che, come si legge nell’editoriale del Sole, «serve un governo che attui la discontinuità necessaria rispetto a linea di politica economica che va da Tremonti a Monti», ma proprio per questo, sottolinea Fassina, devono esserci le condizioni perché il nuovo Esecutivo «sia in grado di fare gli interventi necessari». Purtroppo, riconosce il parlamentare democratico, «la distanza tra i partiti c’è: da una parte chi è contrario al cambiamento», vale a dire il Pdl; dall’altra «chi si dice favorevole al cambiamento a parole, ma poi non si prende le proprie responsabilità», cioè il MoVimento Cinque Stelle. «Non si tratta di cedere qualcosa» come chiede l’appello del Sole, aggiunge Fassina. Se il Pd accettasse di governare con il Pdl, sostiene il parlamentare democratico, «gli italiani sarebbero sollevati nell’immediato, ma subito dopo rimarrebbero delusi per l’incapacità di attuare quel cambiamento che ci chiedono».
Al Pd arriva una richiesta di assunzione di responsabilità per un governo di larga maggioranza da parte di Linda Lanzillotta, vicepresidente del Senato eletta con Scelta civica, che «condivide l’urgenza di formare un Governo che assuma decisione rapide e abbia la capacità di stare in Europa». Un punto sul quale l’ex ministro del governo Prodi dissente rispetto a quanto scritto nell’editoriale: è vero che bisogna superare «l’Europa a senso unico» tutta sbilanciata sull’austerità e orientare le politiche Ue alla crescita, ma la virata va fatta «in modo responsabile per non mettere in allarme i mercati» e «senza mettere in discussione quello che è stato fatto».