Il Sole 24 Ore

Goldman Sachs: Grillo vero problema per Ue

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Il vero p r o b l e ma dell’Ue, a cui il blocco del Paesi del Nord dovrebbe pensare seriamente, non è Cipro ma l’Italia con il «fattore Grillo». Lo ha detto Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management, in un’intervista ieri a Bloomberg Tv. «La storia più interessan­te – ha detto O’Neill – è il fattore Grillo in Italia. Non capisco come i tipi duri del Nord non stiano pensando a questo problema. L’Italia – ha proseguito – è la terza economia dell’Eurozona, e se non comincia ad avere un po’ di crescita presto, cominceran­no a chiedersi quali siano i benefici della permanenza dell’euro. Cosa sta facendo l’Ue per affrontare questo problema? Sembra che le sue decisioni vengano prese da chi ha la voce grossa, specie in Germania».

Eppure, nei giorni scorsi, la banca d’affari americana sembrava voler offrire una sponda proprio al Movimento 5 Stelle: in un commento dal titolo "Riforme non vuol dire austerity", lo stesso O’Neill, il 1˚marzo, aveva parlato del risultato elettorale in Italia come qualcosa di «abbastanza entusiasma­nte». Il Paese, aveva affermato quindi il numero uno di Goldman Sachs Asset Management, ha «bisogno di cambiare qualcosa di importante» e forse il risultato del movimento di Grillo è un «segnale dell’inizio di qualcosa di nuovo». Una settimana dopo, sempre O’Neill aveva detto che per fare in modo che «l’euro sopravviva è importante che i politici diano ascolto a quello che vuole la gente». In dettaglio sul M5S O’Neill aveva affermato: «Non so in realtà cosa voglia ma è interessan­te che una parte degli italiani voglia qualcosa di diverso. Se fossi un politico a Bruxelles, Berlino, Francofort­e presterei attenzione a questo. Le cose cambiano, i politici devono adattarsi alle circostanz­e e, quindi, penso che sia uno sviluppo piuttosto positivo» la nascita di movimenti come quelli di Grillo.

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