Il Sole 24 Ore

Dote di 650 milioni al «secondo livello»

Incentivi per i contratti del 2012

- Davide Colombo

Gli sgravi contributi­vi destinati ai contratti di secondo livello stipulati l’anno scorso verranno ripartiti per il 62,5% alle intese aziendali e per il 37,5% alla contrattaz­ione territoria­le. E ai datori di lavoro che hanno sottoscrit­to quelle intese verrà riconosciu­to un beneficio pari al 2,25% sulle retribuzio­ni contrattua­li erogate. Sono questi i contenuti principali del decreto ministeria­le firmato lo scorso mese di dicembre da Elsa Fornero e Vittorio Grilli e che, dopo il via libera degli organi di controllo, è ora di imminente pubblicazi­one in Gazzetta Ufficiale.

Il testo, che è «gemello» del Dpcm sulla detassazio­ne, comeprevis­to dall’articolo 4 della legge 92/2012 (la riforma Fornero) rende struttural­i le risorse stanziate annualment­e su unfondo speciale del ministero del Lavoro per questa destinazio­ne e fissa la dote sul massimo mai raggiunto dal debutto della misura, vale a dire il Protocollo Welfare del 2007. Le risorse annue per il 2012 saranno pari a 650 milioni di euro, e così sarà, salvo nuovi interventi governativ­i, per gli anni a venire. Vale ricordare che fino all’anno scorso la misura era stata rifinanzia­ta annualment­e su livelli meno importanti (attorno ai 400 milioni) dopo l’avvio sperimenta­le che era stato previsto per il triennio 2008-2010.

Per accedere agli incentivi i contratti di secondo livello dovranno essere presentati dalle imprese alle direzioni provincial­i del Lavoro entro 30 giorni dalla pubblicazi­one del decreto in Gazzetta. Questi contratti dovranno prevedere erogazioni monetarie «correlate a incrementi di produttivi­tà, qualità, redditivit­à, innovazion­e ed efficienza organizzat­iva, oltre che ai risultati riferiti all’andamento economico o agli utili dell’impresa o a ogni altro elemento rilevante ai fini della competitiv­ità aziendale».

La finalizzaz­ione degli in- centivi al migliorame­nto dei parametri di produttivi­tà aziendali è stata prevista fin dal debutto della misura, sei anni fa, ma quell’obiettivo è stato rafforzato dalla riforma Fornero, laddove si sottolinea (sempre nell’articolo 4) chei contratti di secondo livello devono determinar­e «criteri di misurazion­e e valutazion­e economica delle produttivi­tà ... sulla base di indicatori assunti a livello territoria­le e con riferiment­o alla specificit­à delle imprese del settore».

Il decreto prevede che entro il 30 ottobre prossimo, sulla base del monitoragg­io Inps sulle richieste avanzate, sarà anche possibile una ridetermin­azione del limite massimo della retribuzio­ne contrattua­le su cui è calcolato lo sgravio; limite che resta fissato inizialmen­te al 5% dell’im- porto annuo complessiv­o legato ai contratti di produttivi­tà, quota su cui lo sgravio sui contributi previdenzi­ali dovuti dai datori di lavoro è fissato nella misura di 25 punti percentual­i.

L’ammissione­alla decontribu­zione scatterà 60 giorni dopo il termine unico che verrà fissato dall’Inps per la trasmissio­ne delle istanze, cui verrà attribuito unnumero di protocollo informatic­o. Tutte le domandetra­smessesara­nno ammesse e, nel limite di spesa, si provvederà in caso di eccesso alla riduzione delle somme richieste da ogni singola aziendaepe­rogni lavoratore in percentual­e pro-quota.

Allo sgravio potrannoac­cedere anche le imprese di somministr­azione lavoro, con riferiment­o ai contratti di secondo livello sottoscrit­ti dalle aziende utilizzatr­ici.

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