Dote di 650 milioni al «secondo livello»
Incentivi per i contratti del 2012
Gli sgravi contributivi destinati ai contratti di secondo livello stipulati l’anno scorso verranno ripartiti per il 62,5% alle intese aziendali e per il 37,5% alla contrattazione territoriale. E ai datori di lavoro che hanno sottoscritto quelle intese verrà riconosciuto un beneficio pari al 2,25% sulle retribuzioni contrattuali erogate. Sono questi i contenuti principali del decreto ministeriale firmato lo scorso mese di dicembre da Elsa Fornero e Vittorio Grilli e che, dopo il via libera degli organi di controllo, è ora di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il testo, che è «gemello» del Dpcm sulla detassazione, comeprevisto dall’articolo 4 della legge 92/2012 (la riforma Fornero) rende strutturali le risorse stanziate annualmente su unfondo speciale del ministero del Lavoro per questa destinazione e fissa la dote sul massimo mai raggiunto dal debutto della misura, vale a dire il Protocollo Welfare del 2007. Le risorse annue per il 2012 saranno pari a 650 milioni di euro, e così sarà, salvo nuovi interventi governativi, per gli anni a venire. Vale ricordare che fino all’anno scorso la misura era stata rifinanziata annualmente su livelli meno importanti (attorno ai 400 milioni) dopo l’avvio sperimentale che era stato previsto per il triennio 2008-2010.
Per accedere agli incentivi i contratti di secondo livello dovranno essere presentati dalle imprese alle direzioni provinciali del Lavoro entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta. Questi contratti dovranno prevedere erogazioni monetarie «correlate a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa, oltre che ai risultati riferiti all’andamento economico o agli utili dell’impresa o a ogni altro elemento rilevante ai fini della competitività aziendale».
La finalizzazione degli in- centivi al miglioramento dei parametri di produttività aziendali è stata prevista fin dal debutto della misura, sei anni fa, ma quell’obiettivo è stato rafforzato dalla riforma Fornero, laddove si sottolinea (sempre nell’articolo 4) chei contratti di secondo livello devono determinare «criteri di misurazione e valutazione economica delle produttività ... sulla base di indicatori assunti a livello territoriale e con riferimento alla specificità delle imprese del settore».
Il decreto prevede che entro il 30 ottobre prossimo, sulla base del monitoraggio Inps sulle richieste avanzate, sarà anche possibile una rideterminazione del limite massimo della retribuzione contrattuale su cui è calcolato lo sgravio; limite che resta fissato inizialmente al 5% dell’im- porto annuo complessivo legato ai contratti di produttività, quota su cui lo sgravio sui contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro è fissato nella misura di 25 punti percentuali.
L’ammissionealla decontribuzione scatterà 60 giorni dopo il termine unico che verrà fissato dall’Inps per la trasmissione delle istanze, cui verrà attribuito unnumero di protocollo informatico. Tutte le domandetrasmessesaranno ammesse e, nel limite di spesa, si provvederà in caso di eccesso alla riduzione delle somme richieste da ogni singola aziendaeperogni lavoratore in percentuale pro-quota.
Allo sgravio potrannoaccedere anche le imprese di somministrazione lavoro, con riferimento ai contratti di secondo livello sottoscritti dalle aziende utilizzatrici.