Studi settore sospesi per il sisma
Verso una sospensione degli studi di settore per i terremotati dell’Emilia. Sulla falsariga di quanto accadde nel 2010 per il terremoto in Abruzzo, il Fisco sta studiando come replicare per l’anno d’imposta 2012 l’esclusione dagli studi di lavoratori autonomi e professionisti che operano nei territori dell’Emilia, della Lombardia e del Veneto. La decisione della possibile esclusione dei terremotati potrebbe arrivare già la prossima settimana quando saranno resi noti i correttivi congiunturali (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Anche se in lista d’attesa per una possibile est ensione dell’esclusione ci sarebbero i soggetti a studi di Albinia, e della Liguria colpiti dalle alluvioni del novembre 2012.
Per la nuova esclusione si stanno studiano alcuni distinguo rispetto all’Abruzzo. Ad esempio, per i terremotati del 2012 la comunicazione dei dati rilevanti per gli studi di settore potrebbe essere su opzione. Per l ’ Abruzzo l’esclusione dall’invio del quadro allegato a Unico (a eccezione di banche e assicurazioni) fu decisa in seconda battuta, il 30 agosto 2010.
Nelle intenzioni del Fisco le comunicazioni dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore inviate dai soggetti terremotati potranno essere utilizzate per monitorare meglio il reale impatto del sisma. In sostanza, con l’analisi di questi dati, l’amministrazione potrebbe ottenere una fotografia nitida del peso dei danni subiti ai fini della determinazione dei fatturati o delle merci perse con la distruzione dei magazzini. E allo stesso tempo verificare anche la fondatezza degli aiuti concessi, tema questo scottante e che proprio per l’Abruzzo ha finito per innescare un delicato pre-contenzioso tra Italia e Bruxelles.