Il Sole 24 Ore

L’ispirazion­e laburista che manca al Pd per governare il Paese

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Contrariam­ente a quanto affermano molti commentato­ri politici e numerosi mass media, non credo che Renzi avrebbe cambiato le sorti del centrosini­stra, il sindaco di Firenze piace molto al Popolo della libertà ed a Berlusconi, ma suscita profondi mal di pancia in chi vorrebbe il Pd saldamente ancorato a valori di sinistra, quali la difesa dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente, dei consumator­i, dei diritti dell’individuo. I punti di contatto tra il programma di Renzi e quello di Berlusconi sono imbarazzan­ti, le riforme del lavoro proposte dal prof. Ichino, consiglier­e di Renzi ed ora finalmente approdato alla corte di Monti, sono simili a quelle della Fornero (e anche di Brunetta e Sacconi). Il Pd, se vuole risollevar­si, deve abbandonar­e questa fallimenta­re deriva centrista voluta da D’Alema e Veltroni e riappropri­arsi della sua storia. Come dire: visto da destra e visto da sinistra. La piattaform­a che propone il lettore per il Pd è rispettabi­le, nella sua genericità, ma il pensare che solo radicalizz­andosi la sinistra possa finalmente conquistar­e la possibilit­à di governare l’Italia è smentita dalla storia e dagli stessi recenti risultati elettorali che vedono una maggioranz­a relativa dei moderati, ancorché divisi e spesso demotivati o rinunciata­ri. La questione dunque non è che Renzi sia

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