L’ispirazione laburista che manca al Pd per governare il Paese
Contrariamente a quanto affermano molti commentatori politici e numerosi mass media, non credo che Renzi avrebbe cambiato le sorti del centrosinistra, il sindaco di Firenze piace molto al Popolo della libertà ed a Berlusconi, ma suscita profondi mal di pancia in chi vorrebbe il Pd saldamente ancorato a valori di sinistra, quali la difesa dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente, dei consumatori, dei diritti dell’individuo. I punti di contatto tra il programma di Renzi e quello di Berlusconi sono imbarazzanti, le riforme del lavoro proposte dal prof. Ichino, consigliere di Renzi ed ora finalmente approdato alla corte di Monti, sono simili a quelle della Fornero (e anche di Brunetta e Sacconi). Il Pd, se vuole risollevarsi, deve abbandonare questa fallimentare deriva centrista voluta da D’Alema e Veltroni e riappropriarsi della sua storia. Come dire: visto da destra e visto da sinistra. La piattaforma che propone il lettore per il Pd è rispettabile, nella sua genericità, ma il pensare che solo radicalizzandosi la sinistra possa finalmente conquistare la possibilità di governare l’Italia è smentita dalla storia e dagli stessi recenti risultati elettorali che vedono una maggioranza relativa dei moderati, ancorché divisi e spesso demotivati o rinunciatari. La questione dunque non è che Renzi sia