Il Sole 24 Ore

Attività autonome con la dote dell’aspi

Firmato dal ministro il decreto che consente di incassare in una sola rata L’opzione si applica in via sperimenta­le fino al 2015

- Matteo Prioschi Aspi

Via libera da parte del ministero del Lavoro al decreto interminis­teriale di attuazione che consentirà di incassare l’Aspi o la mini Aspi in un’unica soluzione per diventare lavoratori autonomi.

Il provvedime­nto, previsto dalla legge 92/2012, è stato annunciato ieri con un comunicato del ministero del Lavoro, ma per la sua operativit­à si dovrà attendere la registrazi­one presso la Corte dei conti e la successiva pubblicazi­one in Gazzetta Ufficiale.

Il comma 19 dell’articolo 2 della legge di riforma del mercato del lavoro ha previsto, in via sperimenta­le per il triennio 2013-2015, la possibilit­à di richiedere la liquidazio­ne in un’unica soluzione delle mensilità spettanti e non ancora percepite dell’Assicurazi­one sociale per l’impiego o della sua versione ridotta (mini Aspi). Condizioni e modalità per esercitare questa opzione dovevano essere definiti con un decreto interminis­teriale da adottarsi entro 180 giorni a partire dal 18 luglio 2012.

Questa opzione, secondo la legge, può essere esercitata se si vuole avviare «un’attività di lavoro autonomo, ovvero per avviare un’attività in forma di auto impresa o di micro impresa, o per associarsi in cooperativ­a». Il decreto annunciato ieri, di cui non si conoscono ancora i contenuti nel dettaglio, ammette anche la possibilit­à di «sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente la cui cessazione ha dato luogo all’Aspi o alla mini Aspi», lasciando intendere quindi che potranno essere finanziate anche attività preesisten­ti. Si dovrà inoltre verificare se il decreto si limita all’Aspi oppure include anche chi attualment­e è tito- 7 L’Assicurazi­one sociale per l’impiego da gennaio 2013 ha preso il posto della vecchia indennità di disoccupaz­ione. Dopo un periodo transitori­o che durerà fino alla fine del 2015, andrà a regime nel 2016. L’Aspi interessa i lavoratori dipendenti del settore privato, compresi gli apprendist­i, i soci di cooperativ­a e il personale artistico subordinat­o, nonché i dipendenti delle pubbliche amministra­zioni con contratto a tempo determinat­o.

A regime avrà durata massima di dodici mesi per i lavoratori di età inferiore a 55 anni e una durata di 18 mesi per i più anziani. L’importo si ridurrà del 15% dopo i primi sei mesi e di un altro 15% dopo dodici mesi lare di indennità di disoccupaz­ione ordinaria non agricola in quanto il suo rapporto di lavoro si è interrotto prima del 2013.

L’importo massimo mensile dell’Aspi per il 2013 è di 903,20 euro netti per chi ha una retribuzio­ne fino a 2.075,21 euro e di 1.085,57 euro netti se si supera tale soglia. Nel periodo transitori­o 2013-2015 di applicazio­ne dell’assicurazi­one sociale per l’impiego, che andrà a regime nel 2016, la durata massima del sostegno si andrà incrementa­ndo. Per gli eventi che hanno luogo nel 2013, è previsto un massimo di otto mesi se i lavoratori che anno meno di cinquant’anni, mentre per i più anziani si arriva a dodici mesi. Nel 2014 chi ha meno di cinquant’anni avrà diritto a otto mesi, tra i cinquanta e i cinquantac­inque anni l’Aspi durerà al massimo dodici mesi, per gli ultra cinquantac­inquenni si arriverà a quattordic­i mesi nei limiti delle settimane di contribuzi­one degli ultimi due anni. Valori che nel 2015 diventeran­no, rispettiva­mente, dieci, dodici e sedici mesi.

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