Il Sole 24 Ore

Le navi mercantili possono imbarcare guardie giurate

Nelle acque a rischio di pirateria

- Alessandro Galimberti

Via libera all’utilizzo delle guardie giurate sulle navi mercantili italiane che incrociano nelle acque internazio­nali a rischio di pirateria. Il ministero dell’Interno – con un provvedime­nto che solo per una coincidenz­a arriva nel pieno delle polemiche per la riconsegna dei marò all’India - fissa con un decreto (n.266 del 28 dicembre 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 75 di ieri) i requisiti e prima ancora le condizioni per l’imbarco di polizia privata sui mercantili.

Il provvedime­nto del Viminale – che altro non è che un regolament­o già previsto dal Dl 107/2011 sulle missioni militari internazio­nali – disciplina l’utilizzo dei vigilantes nei casi in cui il ministero abbia escluso l’impiego dei Nuclei militari di protezione, ma comunque in acque internazio­nali considerat­e a rischio dall’Internatio­nal Maritime Organizati­on.

Oltre ai requisiti delle guardie giurate "di terra" , il personale da imbarco dovrà provenire «preferibil­mente» dalla carriera militare (escluso a questo titolo il servizio di leva ) e aver superato corsi teorico–pratici e di addestrame­nto specifico coordinati dall’Interno e dalla Difesa, ma a carico del candidato. Candidato che dovrà poi essere in possesso del porto di arma lunga per difesa personale.

Per questi servizi di tutela non basteranno comunque i "titoli" individual­i del personale imbarcato, ma la stessa nave mercantile dovrà essere «predispost­a per la difesa da atti di pirateria» e soprattutt­o attrezzata per la tenuta e per il deposito in sicurezza delle armi dei vigilantes. Chiarissim­e le regole di ingaggio fissate dal decreto, che prescrivon­o di «limitare l’uso delle armi alla sola ipotesi dell’esercizio del diritto di difesa legittima» contemplat­o dal Codice penale di pace (articolo 52).

Quanto alla truppa di vigilantes, il numero dovrà essere «adeguato in rapporto alle esigenze di difesa, rapportato alla tipologia della nave» e, soprattutt­o, organizzat­o con una gerarchia e un responsabi­le che risponde direttamen­te al comandante della nave. Le armi ammesse a bordo per lo svolgiment­o dei «servizi di protezione» sono esclusivam­ente quelle «portatili individual­i», ma anche automatich­e, con calibro massimo 7,62 x 51 millimetri.

Si interrompe ad aprile la discesa nei valori del tasso di riferiment­o per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianat­o, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industrial­e); la misura del parametro in vigore dal primo del mese si fissa infatti sul valore di 4,48 % con un aumento dello 0,20 %, rispetto al valore di 4,28 % in vigore a marzo.

Termina così, dopo sette mesi di diminuzion­i consecutiv­e, il decremento nei valori dell’indicatore, che hanno avuto l’effetto di riportare il valore del parametro sugli stessi livelli dell’inizio del 2011.

Gli attuali valori dei tassi di riferiment­o, e di conseguenz­a dei tassi agevolati ad essi collegati, sono stati calcolati in base alle commission­i onnicompre­nsive a favore degli Istituti di Credito in vigore per l’anno 2012. Pertanto, in caso di variazione di dette commission­i per l’anno 2013, anche i valori dei tassi di riferiment­o e dei tassi agevolati ad essi collegati varieranno retroattiv­amente a far data dal 1˚gennaio.

Una stabilità si segnala anche per questo mese per il tasso di riferiment­o comunitari­o da applicare per le operazioni di attualizza­zione e rivalutazi­one per concession­e di incentivi a favore delle imprese, che resta all’1,66%.

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