Parmalat, un commissario gestirà il caso Lactalis Usa
Il tribunale di Parma impone una vigilanza sul prezzo dell’acquisizione
attuali poteri di gestione.
Il nome prescelto per il commissario è quello di Angelo Manaresi, dell’università di Bologna, con compiti ispettivi e di supervisione per Parmalat. Nel dispositivo, depositato in cancelleria e visionato da Reuters, il tribunale aggiunge di avere il «fondato sospetto» che l’acquisizione sia stata «programmaticamente dannosa per Parmalat, in quanto scientemente volta all’imputazione in capo a quest’ultima di una perdita consistita nella maggiorazione del valore delle società acquisite rispetto a quello di mercato, al fine di consentire alla capogruppo (Lactalis) di far fronte alle scadenze più prossime nel tempo del prestito contratto» per l’Opa della stessa Parmalat.
Tra i compiti di Manaresi ci sarà la verifica che il Cda si «adoperi in modo pieno e tempestivo per accertare eventuali indici rivelatori della non veridicità dei dati storici forniti e della non ragionevolezza dei risultati prospettici assunti nella due diligence», indicando eventuali interventi correttivi. Il commissario - che entro il 15 maggio e il 15 giugno dovrà presentare due relazioni - dovrà anche verificare che, nel caso di rettifiche nel corrispettivo a favore della società, il Cda di Parmalat «si adoperi per ottenere la restituzione di quanto dovuto entro un termine ragionevole e con le migliori garanzie».
Nel dispositivo, il tribunale ordina inoltre al Cda di sostituire Marco Rebua nel comitato per le operazioni con parti correlate con un altro amministratore indipendente e non correlato. I giudici ordinano poi al consigliere Antonio Sala e ai sindaci Alfredo Malguzzi e Roberto Cravero di non partecipare il primo alle sedute del Cda e i secondi a quelle del collegio sindacale sino alla prossima assemblea dei soci che dovrà essere convocata per sostituirli.
Sul tema il gruppo Lactalis, stupefatto dalla decisione del Tribunale di Parma, conferma la propria fiducia negli amministratori e nei sindaci di Parmalat.
Nel frattempo emergono dalla relazione dei sindaci anche al- cuni dettagli sulle contrapposizioni in consiglio sull’acquisizione negli Stati Uniti. «Conparticolare riferimento all’operazione Lag, si rileva che abbiamo riscontrato fasi, anche accese, di contrapposizione all’interno del cda», scrivono i sindaci. In particolare, secondo le indiscrezioni, le discussioni più accese ci sarebbero state tra i componenti del board rappresentanti di Lactalis e quelli in rappresentanza delle minoranze, cioè i consiglieri Umberto Mosetti e Antonio Aristide Mastrangelo. L’operato dell’organo di vigilanza è finito sul bancodegli imputati: la Consob hainfatti avviato un procedimento amministrativo contestando la violazione dei doveri di vigilanza sulla corretta applicazione della procedura con parti correlate, in particolare per quanto riguarda la scelta di Mediobanca come advisor indipendente delegato alla stesura della fairness opinion sulla valutazione di Lag (Piazzetta Cuccia ha finanziato l’Opa di Lactalis), il cui prezzo è ora oggetto di revisione.