Sol, più ricavi e nuovi mercati
Il gruppo conferma la cedola e prevede un’espansione anche nel 2013
Ricavi in crescita per il gruppo Sol nel 2012, nonostante la difficile situazione congiunturale in Italia e in Europa. La società attiva nel settore dei gas tecnici e medicinali e dell’Home Care ha chiuso l’esercizio scorso con un aumento del 4,9% del giro d’affari consolidato a 585 milioni di euro, con un margine operativo lordo (Ebitda) di 132,2 milioni (+1,4%, pari al 22,7% del fatturato). In leggero calo l’utile netto (da 31 a 29 milioni) e l’Ebit (-5,2% a 56,5 milioni), a fronte degli investimenti per l’ingresso in nuovi interessanti mercati: dal Regno Unito (22 milioni e assunzione di 160 persone) alla Bulgaria (15 milioni in un impianto di gas tecnici) all’Albania (13 milioni per una centrale idro- elettrica vicino a Tirana). In totale, gli investimenti sono ammontati a 85,4 milioni, con un Capex al 14,7% dei ricavi in linea con la media storica degli ultimi anni.
Con un cash flow operativo consolidato di 98,5 milioni, il rapporto tra indebitamento netto e patrimonio netto si è attestato al 50%, in presenza di un leggero aumento dell’indebitamento finanziario netto (da 174,4 a 195 milioni). La capogruppo Sol Spa registra un aumento dell’utile netto da 13,2 a 16,8 milioni a ricavi invariati(226,5 milioni). Se le vendite in Italia sono salite solo dello 0,2%, quello all’estero sono aumentate del 10,8% arrivando al 46,8% del totale. L’area Assistenza Medicale ha fatto segnare una crescita dei ricavi del 10,9% a 264,9 milioni, mentre quella dei Gas Tecnici ha evidenziato un +1,3% a 344,9 milioni.
Per l’anno in corso, il presidente Aldo Fumagalli Romario sottolinea che la società punta a una ulteriore espansione delle vendite, anche se l’inizio dell’anno ha confermato la debolezza delle economie dell’area euro-mediterranea (tendenza che spera possa invertirsi nella seconda parte dell’esercizio). La conferma del trend di crescita degli ultimi anni, aggiunge, sarà agevolata dalla presenza del gruppo in nuovi importanti Paesi, dalla Turchia all’India (dove la società è entrata 2 anni fa con una joint venture, che ha appena aperto un centro di riempimento di elio e sta realizzando uno stabilimento). Il gruppo ha allo studio altri dossier per un ulteriore sviluppo «a rete» che da un singolo Paese possa agevolare l’ingresso in mercati limitrofi (sul modello, ad esempio, dell’impianto in Bulgaria, che favorisce una penetrazione in Romania e Turchia). Il consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea (il prossimo 13 maggio a Monza) un dividendo di 0,1 euro (invariato rispetto al 2011), in pagamento dal 23 maggio.