Bankamerica leader dei reclami
È prima nella classifica delle lamentele dei consumatori
Il premio per il colosso bancario americano più contestato va a Bank of America. Cortesia della nuova authority di protezione finanziaria dei consumatori, il Consumer Financial Protection Bureau.
Bofa, negli ultimi sedici mesi, ha collezionato ben il 23% delle 90.000 rimostranze totali dei cittadini quando si tratta di mutui, carte di credito o altri prestiti quali quelli agli studenti. Vale a dire, in dettaglio, 20.469. Seguita, seppu- re a distanza, da Wells Fargo con il 14% e da JP Morgan Chase con l’11 per cento. Citigroup è quarta, con un pur sempre ragguardevole elenco di 6.643 accuse al suo attivo. Il Cfpb, nato dalla riforma finanziaria Dodd-Frank, è autorizzato a rendere pubbliche le lamentele e i ricorsi che ha ricevuto, nonostante le resistenze delle banche che hanno fatto di tutto per tenerle riservate, mettendo così alla berlina gli istituti oltre che brandendo la scure di sanzioni. Un’arma di pressione, quindi, da affian- care alle strette di regolamentazione nella campagna ancora in corso per responsabilizzare i re di Wall Street. La grande piaga della finanza americana restano i mutui: BankAmerica anche qui guida ampiamente la classifica delle proteste, con il 31%. Eredità, in parte, della fallimentare acquisizione del leader nei prestiti immobiliari subprime Countrywide Financial. Le rivali nella classifica della vergogna - e delle potenziali irregolarità - restano Wells Fargo, con il 16%, e JP Morgan con il 10%. Le banche, interpellate dal Wall Street Journal che ha elaborato i dati federali nella classifica, hanno fatto buon viso a cattivo gioco: Bofa ha fatto sapere di essere riuscita a risolvere la maggior parte delle rimostranze. E Wells Fargo e JP Morgan hanno detto di prendere molto seriamente le proteste e i ricorsi. L’alta finanza americana - e non solo - è però ancora invischiata nelle ripercussioni di una miriade di scandali e inchieste da parte di authority nazionali e internazionali: dalla manipolazione del Libor alla trasparenza dei derivati Cds. Il contro legale della banche nel post-crisi è stato ormai stimato in oltre cento miliardi di dollari.