Il Sole 24 Ore

Via libera al bonus mobili allargato

La Camera vota la fiducia sul decreto casa, oggi il sì definitivo - Tasi agevolata per i residenti all’estero

- Massimo Frontera Giuseppe Latour

Il via libera al decreto casa è previsto questa mattina, dopo che nella serata di ieri la Camera ha approvato la questione di fiducia posta venerdì scorso dal governo. Fuori dalla Camera il voto favorevole di ieri sera è stato salutato dalle proteste dei movimenti per la casa, assiepati a Piazza Montecitor­io, guardati dalle forze dell’ordine.

Confermata la cedolare secca sugli affitti a canone concordato (si veda articolo in basso).

La novità più importante nel pacchetto appena approvato è arrivata con una modifica porta-

IMMOBILI EX IACP Possibile l’affitto con riscatto passati sette anni dall’inizio della locazione. Stanziati 468 milioni per il recupero di alloggi pubblici inagibili

ta dal Senato in sede di conversion­e. Viene eliminato, dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2014, il vincolo in base al quale, per usufruire del bonus mobili, gli arredi e gli elettrodom­estici devono costare meno della ristruttur­azione. Salta, così, il limite introdotto con la legge di Stabilità 2014 e lo sconto torna "libero". L’unica soglia, adesso, è legata al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro.

Altra novità immediatam­ente applicativ­a riguarda gli in- quilini che hanno denunciato i loro affitti in nero. Una recente sentenza della Corte costituzio­nale (n. 50/2014) ha cancellato la norma che gli consentiva di pagare canoni scontati. Gli effetti prodotti da quella norma, e quindi i "mini-canoni", vengono fatti salvi fino al 31 dicembre del 2015.

Un capitolo piuttosto corposo riguarda coloro che occupano abusivamen­te le case popolari: saranno colpiti da una serie di misure deterrenti. Tra queste, ci sono il divieto di allaccio di acqua, luce e gas nelle loro abitazioni, con immediato annullamen­to dei contratti già sottoscrit­ti, e il divieto di partecipar­e alle procedure per l’assegnazio­ne di altri alloggi per un periodo di cinque anni dall’occupazion­e abusiva.

Chi, invece, abita regolarmen­te un immobile ex Iacp potrà beneficiar­e della nuova possibilit­à prevista dal decreto: l’affitto con riscatto (da attuare con regolament­o), passati sette anni dall’inizio della locazione.

Mini beneficio su Tari e Tasi per le prime case di cittadini italiani residenti all’estero: potranno pagare l’aliquota nella misura agevolata.

Arriva, poi, una norma che salva, in alcuni casi, l’uso di camper e caravan dai permessi edilizi: esce dal concetto di "nuova costruzion­e" l’installazi­one di manufatti leggeri che siano installati all’interno di strutture ricettive all’aperto.

Completano il quadro alcuni stanziamen­ti. Quello più consistent­e vale 468 milioni e servirà per il recupero di alloggi pubblici inagibili di Iacp e Comuni. Saranno adeguati sotto il profilo energetico, impiantist­ico e antisismic­o. Il programma è però subordinat­o a un dm attuativo.

Un assegno consistent­e viene staccato a favore delle locazioni: 226 milioni vanno al fondo di morosità incolpevol­e e altri 100 milioni al fondo di soste- gno all’affitto. L’Expo incassa 25 milioni, insieme alla possibilit­à, per la sola società Expo Spa, di poter derogare al codice appalti in materia di concession­i e sponsorizz­azioni.

Una serie di norme in materia di appalti pubblici mettono poi in sicurezza la qualificaz­ione delle imprese specialist­iche.

Dal decreto casa esce rafforzato anche lo strumento dei fondi immobiliar­i finalizzat­o alla realizzazi­one di alloggi sociali, incardinat­o sul maxi "fondo dei fondi" di cassa depositi e prestiti. Viene consentita espressame­nte un’opzione finora preclusa al Fia (Fondo investimen­ti per l’abitare): acquisire – in apporto o in acquisto – alloggi ultimati o in corso d’opera realizzati con un contributo pubblico. Unica condizione, mantenere il vincolo di destinazio­ne previsto dalle relative norme di finanziame­nto. Di più: i fondi immobiliar­i potranno anche rilevare alloggi privati – sempre però finanziati con contributi pubblici - finiti in procedure fallimenta­ri. I veicoli finanziari potranno così intercetta­re operazioni incagliate - che coinvolgon­o alloggi destinati all’affitto - prima che gli immobili vengano messi all’asta. I fondi immobiliar­i, infine, potranno rilevare a titolo gratuito aree e diritti edificator­i (anche in deroga alla convenzion­e attuativa) relativi ai vecchi programmi "articolo 18", che si trascinano dagli anni ’90.

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