Il Sole 24 Ore

Sconto Irpef, rinforzo per i nuclei con 3 figli e un solo reddito

- Marco Rogari

La partita vera sulle correzioni al decreto Irpef si giocherà solo dopo la tornata elettorale europea. Oggi le commission­i Bilancio e Finanze del Senato, che stanno esaminando il provvedime­nto in sede referente, provvedera­nno alla scrematura dei circa 800 emendament­i presentati dai gruppi parlamenta­ri facendo leva sullo strumento delle "ammissibil­ità". E, a meno di sorprese dell’ultim’ora, quella odierna dovrebbe essere l’unica seduta settimanal­e. Le votazioni sui ritocchi non cominceran­no prima della prossima settimana con l’obiettivo di portare il testo in Aula a palazzo Madama tra il 3 e il 5 giugno. E l’esito delle elezioni europee potrebbe anche condiziona­re il destino di alcuni emendament­i.

Compreso quello, presentato da Ncd, per estendere il bonus Irpef anche alle famiglie numerose monoreddit­o. Un’operazione costosa e non in linea con i paletti fissati dal Governo nel blindare sostanzial­mente il bonus da 80 euro. Ma nelle ultime ore la maggioranz­a che sostiene l’esecutivo ha cominciato a valutare un’ipotesi intermedia: estendere subito il bonus esclusivam­ente ai nuclei con almeno tre figli e un solo reddito. Un intervento che avrebbe qualche chance di successo anche per i costi non eccessivi: dai 50 ai 100 milioni.

Ma, oltre al reperiment­o delle risorse necessarie, restano altri due nodi da sciogliere: la possibilit­à di rendere dal 2015 questa misura struttural­e e soprattutt­o l’assenso del Governo.

In ogni caso come ha già affermato Cecilia Guerra (Pd), uno dei relatori del provvedime­nto, appare quasi impossibil­e il ricorso a un vero e proprio quoziente familiare. La decisione sarà presa la prossima settimana. Come quella di avviare un restyling della spending review a carico degli enti locali. Che, sulla base dell’attuale versione del Dl, dovranno garantire almeno 700 milioni attraverso tagli agli acquisti di beni e servizi. I Comuni hanno chiesto un tavolo tecnico ad hoc al ministro Pier Carlo Padoan e premono sul Parlamento per rimodulare e attutire l’impatto della spending nei loro confronti. Un appello al quale non rimangono del tutto insensibil­i Pd e Ncd. Ma anche in questo caso resta da superare l’ostacolo delle risorse per ricalibrar­e il taglio.

Un’altra ipotesi che si sta valutando con particolar­e attenzione è la possibilit­à di recuperare, in parte o in toto, nel decreto Irpef le misure del Ddl sugli enti locali attualment­e all’esame della Camera. Un provvedime­nto che è una costola del decreto "salva Roma" e che è già stato approvato in sede deliberant­e dalla commission­e Bilancio del Senato. A Montecitor­io però il testo non ha fatto passi in avanti. Di

LE POSSIBILI MODIFICHE Al Senato si valuta il ritocco alla «spending» sui Comuni e il repechage del Ddl enti locali. Oggi in Commission­e la scrematura dei correttivi

qui l’idea di ripescare un parte delle misure che spaziano dalle agevolazio­ni per le aree colpite dal sisma del 2012 in Emilia, Veneto e Liguria e dal terremoto del 2009 in Abruzzo, alla stabilizza­zione dei precari delle fondazioni liriche e alla leggera estensione del raggio d’azione della rottamazio­ne delle cartelle Equitalia.

Ad annunciare il possibile répéchage è l’altro relatore al Senato del decreto Irpef, Antonio D’Alì (Ncd): si sta valutando se «recepire il provvedime­nto nella sua interezza, per le parti sulle quali non ci sia la contrariet­à del Governo». Per la Guerra non sono da escludere aggiustame­nti tecnici all’aumento della tassazione sulle rendite finanziari­e.

Un’altra questione che sarà sicurament­e affrontata è quella della Rai dalla quale, secondo l’attuale versione del testo, dovrebbero essere recuperate già quest’anno risorse per 150 milioni. Per il Pd, come ribadisce il capogruppo in commission­e Bilancio Giorgio Santini, l’obiettivo resta, anche in linea con le indicazion­i del Governo, di non snaturare il decreto e, se possibile, di stabilizza­re ulteriorme­nte il sistema di coperture.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy