«Procura Ue priorità del semestre italiano»
Il progetto di istituzione di una procura europea «è uno degli impegni più seri che avremo di fronte nel semestre italiano, sarà una priorità assoluta». Lo ha detto il ministro alla Giustizia, Andrea Orlando, partecipando al convegno «La procura europea: un impegno per il semestre di presidenza italiana» organizzato alla Camera dalla fondazione Rocco Chinnici in collaborazione con l’Unione camere penali italiane, la Luiss e il centro studi Qualegiustizia.
«L’Italia - sottolinea il guardasigilli - avrà la responsabilità di proseguire un percorso che ha trovato molte resistenze (se ne parla da almeno un ventennio, ndr) ma che costituisce una condizione essenziale per la realizzazione di uno spazio di giustizia europea. Ed è una delle condizioni essenziali per fronteggiare le organizzazioni criminali che ormai hanno dimensione sovranazionale».
Caterina Chinnici, in qualità di vicepresidente della fondazione che porta il nome del papà assassinato dalla mafia nel 1983, cita nella sua relazione reati come le frodi comunitarie, il riciclaggio, il traffico di stupefacenti e la tratta di donne e minori. Peraltro – prosegue – «l’integrazione, e per certi versi l’unificazione, della fase preliminare del procedimento penale consentirebbe il sequestro di beni e patrimoni allocati in più Paesi senza ricorrere alle rogatorie», per un ammontare di 500 milioni di euro l’anno.
Sul timing della procura europea il ministro ritiene infine «che sia ragionevole partire da un processo di armonizzazione delle norme perché vedo ancora distanti le posizioni per quanto riguarda l’assetto ordinamentale».