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Il provvedimento di maggiore impatto dovrebbe essere quello che, dopo l’esplosione del caso Expo, affida nuovi poteri in fase preventiva di controllo all’autorità anticorruzione. La definizione dei poteri speciali di cui dovrebbe essere dotata è da definire, mentre il «potere di revoca» sugli appalti già affidati sembra ormai una suggestione tramontata. Expo vorrebbe che un rappresentante dell’authority facesse parte delle commissioni di gara, anche per gli appalti di altre società (Metropolitane Milanesi, Infrastrutture Lombarde, Fiera di Milano). Ma, a prescindere dall’Expo, resta il problema che i quattro commissari dell’Anticorruzione non sono ancora stati nominati