Caos a Milano, vertice in Prefettura Governo in campo sul «caso Uber»
Sembra una protesta a gatto selvaggio quella dei tassisti milanesi contro Uber, il "nuovo" sistema che permette di noleggiare una vettura Ncc attraverso una app scaricabile su tablet e smartphone. Ieri mattina un cordone di auto bianche ha bloccato il traffico della Cerchia dei Navigli all’altezza di Piazza Cavour. Dopo l’irruzione di sabato scorso al Wired next fest e gli incidenti della scorsa notte, l’agitazione è ricominciata ieri mattina in diversi punti della città. Un corteo, partito da piazza della Scala, è arrivato davanti alla Prefettura di Milano, dove c’è stato un incontro tra rappresentanti della Prefettura e rappresentanti di 10 sigle sindacali dei tassisti, che chiedono anche le dimissioni dell’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.
Al termine dell’incontro i sindacati hanno chiesto ai tassisti di riprendere il servizio e la situazione è gradualmente tornata alla normalità, anche se in serata un nuovo presidio si è formato davanti alla stazione Centrale. I disagi hanno colpito anche le istituzioni: il viceministro dell’Economia Enrico Morando, atterrato a Linate non è riuscito a raggiungere la tavola rotonda a cui doveva partecipare.
«Non abbiamo raggiunto un accordo – ha spiegato il segretario generale del sindacato Satam Cna, Nereo Villa, al termine dell’incontro in Prefettura –, ma il Prefetto ci ha comunicato che il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha deciso di non tollerare più violazioni delle norme di legge da parte di tutti, tassisti e noleggiatori». I tassisti che interromperanno il servizio d’ora in poi, ha precisato Villa, «commet- teranno un reato perseguibile penalmente, mentre i noleggiatori con conducente un illecito amministrativo».
Il Comitato per l’Ordine e la sicurezza, presieduto dal Prefetto Paolo Francesco Tronca, ha affrontato ieri la situazione determinatasi a Milano a causa della «protesta spontanea dei tassisti milanesi, che avviene al di fuori del contesto ordinamentale previsto in tema di pubblici servizi», si legge in una nota della Prefettura. Pur riconoscendo la necessità di un confronto, «il Comitato ha convenuto di attivare ogni attività volta a identificare e sanzionare le violazioni. Tali violazioni possono rivestire anche carattere penale per i profili di interruzione di pubblico
LE TENSIONI Bloccato a Linate il viceministro Morando Domani vertice con Lupi per evitare che la protesta dilaghi
servizio e di altra natura, presupposti per l’avvio dei procedimenti amministrativi diretti a incidere sulle licenze di attività, fino alla revoca».
Domani è atteso un incontro con il ministro per i Trasporti Maurizio Lupi: «Al governo – hanno detto i rappresentanti delle sigle sindacali – chiediamo di aumentare le sanzioni ai noleggiatori con conducente, che lavorano contro la legge quadro 21 del 1992». Uber preoccupa anche Roma e rischia di scatenare proteste in tutta Italia. «Stiamo ricevendo chiamate da tutta Italia – dice Alessandro Atzeni, coordinatore regionale Lazio Uilt settore taxi –. Nei prossimi giorni ci riuniremo anche a Roma».