Il Sole 24 Ore

«Le nostre società si stanno muovendo»

- M. Bel.

Sei nuovi stadi con 100mila posti in totale da creare nei prossimi tre anni. È questo l’obiettivo di "B-Futura" Srl, la società di scopo della Lega di Serie B (è stata formalment­e costituita venerdì scorso a Roma) per accompagna­re i club nel percorso di ammodernam­ento degli stadi, ma non solo. A guidare questo processo di rinnovamen­to, partito un anno e mezzo fa, è il presidente della Lega della "cadetteria" Andrea Abodi.

Presidente Abodi, a che punto siamo? La legge di stabilità 2014 offre un’occasione unica al movimento calcistico italiano. Sarà l’ennesima occasione mancata?

Non per noi. Le nuove regole che prevedono una standardiz­zazione dell’iter amministra­tivo, una contrazion­e dei tempi e compensazi­oni di carattere industrial­e e commercial­e per rendere sostenibil­i i piani di investimen­to si attagliano perfettame­nte alle società medio-piccole. Forse più che alle grandi. E i nostri club si stanno muovendo per farsi trovare pronti. Il Credito sportivo avrà una dote di 100 milioni in tre anni per finanziare i progetti e non c’è più tempo da perdere.

Quali società hanno i progetti più avanzati?

Siena, Brescia, Varese, Lanciano. Ma anche club che ci lasceranno, come il Palermo, o ci hanno già lasciato come l’Hellas Verona, hanno sul tavolo piani di ammodernam­ento e/o ristruttur­azione dei propri stadi ben articolati e sostanzial­mente pronti. E citerei pure l’Ascoli che la nuova proprietà intende rilanciare anche con investimen­ti sulle strutture sportive cittadine. Ma non ci si de- ve limitare agli stadi quando si parla di infrastrut­ture. In che senso? La crescita del calcio italiano passa anche da centri sportivi all’avanguardi­a. E in questa direzione stiamo seguendo due progetti da 15 milioni ciascuno, a Palermo e la Spezia, per i quali tra pochi mesi si apriranno i cantieri. Saranno meno onerosi, ma vanno nella stessa direzione, anche i nuovi centri di allenament­o che Ternana e Lanciano intendono realizzare.

Nell’oggetto sociale di "B Futura" c’è anche la promozione del migliorame­nto degli standard degli stadi. Anche in materia di sicurezza. Un tema sempre d’attualità come gli incidenti della sciagurata notte della finale di Coppa Italia testimonia­no.

Certo. Per questo motivo, abbiamo scelto di essere a fianco anche di quei club che non possono o non vogliono provvedere ancora a un rifaciment­o complessiv­o dello stadio per elevarne comunque la qualità. Abbiamo messo a punto quattro moduli ai quali si può aderire. Il primo dedicato proprio alla sicurezza e ai controlli. Il secondo ai campi, tanto in erba quanto in sintetico. Il terzo al capitolo dell’illuminazi­one, con la riconversi­one al led, utile sia alla trasmissio­ne delle immagini televisive che alle forme pubblicita­rie e di sponsorizz­azione di bordocampo. Il quarto riservato al potenziame­nto dei servizi, dalla ristorazio­ne ai servizi igienici. È dall’innalzamen­to della qualità di questi "particolar­i" che passa la rinascita del calcio in Italia.

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