PHISHING PER SPIARE IL «PARTNER»
Nel 2008, poco dopo che Alcoa aveva annunciato una partnership con un’impresa pubblica cinese, l’accusato Sun avrebbe mandato una mail di phishing all’azienda Usa. Quattro mesi dopo persone non identificate rubarono migliaia di e-mail e allegati dai pc di Alcoa comprese le discussioni interne sulla transazione ha minacciato a sua volta scosse nel dialogo bilaterale. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Qin Gang, ha definito l’incriminazione «assurda e infondata», basata su «falsificazioni dei fatti». E ha annunciato, per ora, la sospensione dei lavori del China-US Cyber Working Group con ulteriori reazioni da definire in futuro.
I cinque funzionari cinesi presi di mira dal Ministro della Giustizia di Washington, dopo indagini durate almeno un anno, sono Wang Dong, Sun Kailiang, Weng Xiniu, Wang Zhenyu e Gu Chunhuk. Tutti accusati di cospirazione per commettere truffa cibernetica tra il 2010 e il 2012, violando le difese di migliaia di computer con l’intento di sottrarre segreti aziendali a vantaggio di società di Pechino. E tutti identificati come appartenenti all’Esercito per la liberazione del popolo. Anzi per la precisione a una divisione speciale, la Unit 61398 con sede a Shanghai.
Le imprese e le organizzazio-