Il Sole 24 Ore

Parte l’apprendist­ato «snello»

Per i piani formativi le Regioni hanno 45 giorni di tempo dalle assunzioni

- Mauro Pizzin Matteo Prioschi

A regime la versione definitiva del decreto lavoro. Con la pubblicazi­one sulla Gazzetta ufficiale di ieri e l’entrata in vigore da oggi della legge di conversion­e (la numero 78/2014), si conclude la prima parte dell’intervento legislativ­o per favorire l’occupazion­e e semplifica­re gli adempiment­i a carico delle imprese.

Acausalità dei contratti a termine, obbligo di conferma degli apprendist­i solo per le aziende con almeno 50 dipendenti, decontribu­zione del 35% in caso di applicazio­ne di contratti di solidariet­à difensivi assistiti da Cigs con riduzione dell’orario superiore al 20%, smateriali­zzazione del documento unico di regolarità contributi­va sono tra le novità principali introdotte dal decreto, la cui attuazione però non sarà completame­nte immediata. Le modalità applicativ­e del Durc, per esempio, vannodefin­ite da undecreto ministeria­le, così come i criteri per la riduzione contributi­va collegata ai contratti di solidariet­à.

Subito in vigore, invece, la possibilit­à di ricorrere a contratti a tempo determinat­o senza causale nell’arco di 36 mesi comprensiv­i di eventuali proroghe, che possono essere al massimo cinque. Una "liberalizz­azione" rispetto al precedente regime definito dalla riforma Fornero e dal decreto Giovannini, compensata però dal divieto di avere più del 20% di dipendenti a termine (almeno uno per i datori di lavoro che occupano fino a 5 persone).

Sul fronte dell’apprendist­ato profession­alizzante, invece, le Regioni hanno 45 giorni per indicare al datore di lavoro le modalità di svolgiment­o della formazione pubblica per gli assunti. Scaduto il termine, l’impresa non avrà alcun obbligo e non dovrà temere sanzioni.

Novità accolte con favore dalla platea di operatori intervenut­a ieri alla terza edizione di " Tuttolavor­o 2014" organizzat­a a Milano dal Sole 24 Ore. Secondo Marco Stellato, responsabi­le dell’amministra­zione del personale di Linkem Spa, l’eliminazio­ne della causale e gli interventi in materia di proroghe dei contratti a termine rappresent­ano un deciso passo in avanti del governo in materia di sburocrati­zzazione. «Pendente la causale, la compilazio­ne del contratto a termine, principale strumento d’ingresso per tutti i nostri nuovi assunti, era oltrechè difficile anche rischiosa specie quando si entrava nello specifico delle mansioni». Semaforo verde anche sulle modifiche nell’apprendist­ato: «Lo snelliment­o procedural­e è un buon incentivo per ricorrere ad uno strumento che finora abbiamo usato in misura minore rispetto ai contratti a termine», conclude Stellato.

Alla luce delle recenti modifiche l’apprendist­ato potrebbe diventare più appetibile anche per una spa della moda come Gianni Versace. «Finora è stato uno strumento che abbiamo utilizzato in pochi casi e solo per certe mansioni – spiega la responsabi­le dell’amministra­zione del personale, Mariella Gigliobian­co – perchè era zavorrato da numerosi adempiment­i anche sul piano della formazione. Ora, dopo le modifiche apportare a quello profession­alizzante, da noi utilizzato, ritengo che possa aumentare il suo appeal». Commenti positivi anche sulla nuova disciplina delle proroghe, che «ci mettevano in difficoltà».

Meno positiva è l’opinione di Marino Francesco, consulente del lavoro attivo a Milano, per il quale «quello che si sta facendo in materia di lavoro è ancora troppo poco. La vera priorità dovrebbe essere la sburocrati­zzazione: i 72 giorni dell’anno persi dalle aziende sul fronte degli adempiemen­ti sono inaccettab­ili. Molto di più andrebbe fatto inoltre in materie di politiche attive del lavoro».

 ??  ?? Un momento dei lavori. La platea degli operatori intervenut­i alla terza edizione di «Tuttolavor­o 2014» organizzat­o dal Sole 24 Ore
Un momento dei lavori. La platea degli operatori intervenut­i alla terza edizione di «Tuttolavor­o 2014» organizzat­o dal Sole 24 Ore
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy