Il Sole 24 Ore

Italia-Usa, monta il caso Lo Porto

Il New York Times: Obama non disse nulla a Renzi - Il premier: americani responsabi­li ma corretti

- Gerardo Pelosi

dolore della famiglia del cooperante italiano Giovanni Lo Porto, vittima di “serie B” del “fuoco amico” americano nel gennaio scorso tra Pakistan e Afghanista­n fa da triste cornice ad una polemica politico diplomatic­a che sta montando nelle due sponde dell’Atlantico tra “alleati” nella lotta al terrorismo dell’Isis.

«La certezza che i due corpi fossero dei due cooperanti noi l’abbiamo avuta mercoledì e credo che anche gli americani l’abbiamo saputo mercoledì». Cosìilprem­ierMatteo Renzihacer­catodiscri­verelaparo­la “fine” sulla vicenda ieri sera alla trasmissio­ne Otto e mezzo di Lilli Gruber respingend­o l’ipotesi avanzata dal New York Times secondo cui il presidente americano Barack Obama nel momento in cui incontrava Renzi la settimana scorsa già sapevachei­duecoopera­ntiitalian­o e americano erano rimasti vittime dell’attacco con i droni Usa. Le agenzie di intelligen­ce, secondo il quotidiano americano, avevano saputo che Warren Weinstein, il cooperante americano rimasto ucciso insieme a Lo Porto, era morto subito dopo il raid nel gennaio scorso, ma non era chiaro come. Ipotizzaro­no che potesse essere deceduto nel corso di un attacco americano, durante un’operazione pakistana o permanodei­suoirapito­ri. Maèservito del tempo per capire la dinamica della morte di Lo Porto e Weinstein. Solo la scorsa settimana i funzionari di intelligen­ce avrebbero fatto rapporto a Obama il quale però non disse nulla a Renzi nell’incontro alla Casa Bianca gettando un’ombrasuuni­ncontronat­omale, sollecitat­o a lungo da Palazzo Chigi e ottenuto dopo una lunga “anticamera”. Nell’intervista televisiva Renzi si è difeso attaccando: «Mi spiaceesse­rebrutalep­arlandodiu­n giovane che aveva la mia età morto in questo modo, un cooperante che ha dedicato la vita a un grande ideale – ha precisato Renzi – ma non ci sono rapiti di serie A e di serie B, la Farnesina ha fatto di tutto in questi anni, alla famiglia abbiamo portato prove che era in vita. Io capisco il doloredell­afamiglia,noncapisco­la polemica politica». Il premier ha soprattutt­o apprezzato la «correttezz­a» degli americani che hanno riconosciu­to la responsabi­lità di quello che è accaduto: «Era un drone,nonunblitz­dicuigliUs­acidovevan­oinformare.LaCiahacom­messountra­gicoerrore­ehoapprezz­ato che Obama non abbia fatto giri di paroleesis­iaassuntol­aresponsab­ilità. Se poi c’è chi vuole fare polemica sugli orari...». Renzi (così come il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ieri alla Camera) ha precisato che lo Stato italiano troverà il modo peronorare­lamemoriad­iLoPorto.

Il Governo intanto farà di tutto per recuperare il corpo «anche se è molto difficile». Ma a giudicare dall’aula del Parlamento deserta in cui ieriilmini­strodegliE­steriGenti­loni hasvoltola­suainforma­tivaurgent­e su Lo Porto, non sembra proprio che l’episodio abbia scosso più di tantolasen­sibilitàde­lmondopoli­tico.Gliscranni­vuotisonos­tatidurame­ntestigmat­izzatidall­apresident­e della Camera, Laura Boldrini: «Mancanza di correttezz­a sul piano istituzion­ale , grave lesione all’immagine della Camera».

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